Ofelia è un dipinto del pittore Everett Millais e venne realizzato in due periodi differenti, ovvero: il 1851 e il 1852. È un dipinto in olio su tela delle dimensioni di 76,2× 111,8 cm. È conservato nel museo Tate Britain di Londra. La tela si inspira al personaggio di Ofelia, una delle protagoniste dell’Amleto di William Shakespeare. Ofelia è figlia di Polonio, ciambellano di Elsinora, capitale della Danimarca, e sorella di Laerte, giovane cavaliere. È una giovane aristocratica non appartenente alla stirpe reale, ma la residenza alla corte le è permessa grazie alla carica ricoperta dal padre. A dare inizio alla tragedia shakespeariana è l’apparizione del fantasma del padre di Amleto il quale rivela al figlio che Claudio, suo fratello, è il suo assassino. Chiede così vendetta al figlio. La “pazzia” e lo sconforto che egli prova lo inducono ad amare ancora di più la fanciulla Ofelia. La situazione cambia in modo drastico quando Amleto, dopo aver rivelato pubblicamente che l’uccisore di suo padre era stato l’ormai re Claudio, uccide Polonio il padre di Ofelia. La fanciulla, confusa, arrabbiata, triste e sommersa dalla delusione verso Amleto, decide di lasciarsi annegare in un ruscello senza opporre resistenza. Nel quadro tutta la tristezza e lo sconforto della fanciulla si possono notare. La ragazza viene raffigurata distesa a pelo d’acqua sul ruscello con le mani aperte e dei fiori appartenenti ad un bouquet che si disperdono nell’acqua. Nel quadro Millais dà però un’importanza da non sottovalutare all’ambiente che circonda la bella fanciulla. L’artista vuole rappresentare l’ultimo frammento di vita della povera Ofelia e per dare vita a questo quadro Everette utilizzò una modella. La fece immergere in una vasca piena d’acqua riscaldata con delle candele che gradualmente si raffreddò, facendo così ammalare la ragazza. La giovane, da allora, dovette convivere con la depressione che cercò di curare, per alleviare il dolore fisico e mentale, facendo ricorso ad una droga creata da una tintura d’oppio. La modella però non riuscì a sopravvivere alla sofferenza e si lasciò andare così come fece Ofelia. Le prime fasi del dipinto furono dedicate a creare il paesaggio nel modo più preciso e realistico possibile. A tale scopo Millais dedicò la maggior parte delle sue ore del giorno a guardare la sponda di un fiume e trarne ogni piccolo dettaglio; lasciò però sempre vuoto uno spazio, quello che in futuro dedicherà ad Ofelia. I fiori in questo quadro hanno un doppio valore, quello di decorare la tela, rendendola colorata, ma anche quello di dare ulteriore significato ad essa. Tra i più importanti vi è il papavero che rappresenta la morte e il sonno, la viola che galleggia sul vestito della ragazza per rappresentare i pensieri tristi e le rose che ricordano l’amore e la bellezza della giovane fanciulla. Il dolore è espresso attraverso le foglie di ortica e il salice piangente che rappresenta le lacrime per il suo amore perduto. Al centro del quadro vi è Ofelia. Le sue mani sono aperte e il suo corpo è semi immerso. Ha i capelli sciolti e indossa un bel vestito bianco. I suoi occhi esprimono uno sguardo agghiacciante perso nel vuoto e ciò rende ancora più vivo ed espressivo questo capolavoro di Millais.