//Mito sull’origine del salice piangente

Mito sull’origine del salice piangente

di | 2020-12-06T16:44:53+01:00 6-12-2020 16:42|Alboscuole|0 Commenti
In un tempo lontano c’era un uomo che lungo il suo cammino incontrò una bella donna. I due si piacquero e si innamorarono l’uno dell’altra e si incontravano ogni giorno in un bellissimo giardino pieno di fiori ed erba verdeggiante. In questo luogo trovavano pace e serenità, potevano parlare, condividere progetti e ascoltare la natura che gli stava intorno. Dopo molto tempo la donna cominciò a distaccarsi da lui finché un giorno non si presentò nel luogo dove abitualmente si incontravano. Lui tornò anche il giorno dopo e quello dopo ancora ma lei non si fece viva. L’uomo si rese conto che lei non sarebbe tornata mai più e per la disperazione si inginocchiò sul prato del loro bel giardino e cominciò a piangere, dall’alto la dea della tristezza sentì e vide la sofferenza di quest’uomo, ammirò il posto in cui era e si commosse alla vista delle lacrime da lui versate. La dea decise che questo forte sentimento non poteva essere ignorato e così le lacrime diventarono acqua e cominciarono a correre in un dolce ruscello, l’uomo mise radici nel terreno fertile, diventò un albero grande dai lunghi rami che piangendo accarezzavano l’acqua. Oggi se ci si stende sulla riva di un lago o di un ruscello si può ammirare la delicata tristezza che sempre accompagna il salice piangente. Mattia Dal Corso, 1^G