di Jlenia Aluzzo – Mi affaccio alla finestra e sento l’aria fresca scorrermi fra i capelli ,mi affaccio alla finestra e sento la luce del sole che riscalda il mio viso ,mi affaccio alla finestra e osservo la strada che un tempo era affollata dai vicini che parlavano o dalle macchine che raramente passavano ,mi affaccio alla finestra e sento il silenzio totale. Certo non abito in città e dunque non c’è mai stato un via vai di macchine, ma con quelle poche che passavano si poteva capire la velocità con cui passava il tempo, la velocità della quotidianità di ognuno di noi ,la velocità con cui si ritenevano scontati i piccoli gesti e le cose che si facevano nell’arco della giornata . Mi affaccio alla finestra e capisco come noi esseri umani riteniamo certe cose ,che ad oggi vorremmo ,scontate . E’ vero, perché l’essere umano è egoista, c’è chi lo è per una piccola parte e chi lo è di più, ma in fin dei conti un po’ tutti lo siamo. Mi affaccio alla finestra e sento i brividi che attraversano il mio corpo, sento la paura che il tempo passi troppo in fretta. Sì, ho paura che non potremo mai più ritornare alla normalità ,ho paura che non potremmo mai più realizzare quei sogni che custodiamo stretti nel nostro cuore .Ma mi affaccio alla finestra e provo anche un sentimento forte, la speranza . Perché la speranza non deve cessare mai , senza di essa non potremmo andare avanti .Io possiedo la speranza che tutto ciò finisca e non che potremmo ritornare alla nostra vita quotidiana ,non voglio che ognuno di noi dopo questa brutta esperienza ritorni alla propria vita come se nulla fosse ; io spero che ogni persona su questa terra, superato questo momento, ritorni alla propria vita con più consapevolezza di quanto siamo stati fortunati. Io spero che ognuno di noi rispetterà la natura così com’è giusto che sia, perché in fondo chi ci può dire se tutto ciò non sia dovuto al nostro comportamento ? Nonostante ciò, se mi affaccio alla finestra vedo un’ Italia unita, mi affaccio alla finestra e apprendo notizie di tutti quei dottori e di tutte quelle persone che sono al lavoro e affrontano eroicamente la loro drammatica quotidianità. Mi affaccio alla finestra e vedo un’Italia che sicuramente vuole uscire da questo brutto momento che ha fatto rallentare i ritmi della nostra vita . Domani è un altro giorno. Un’altra alba, un altro tramonto.