//METTIAMOCI IL CUORE!

METTIAMOCI IL CUORE!

di | 2019-04-02T20:51:26+02:00 29-3-2019 20:21|Alboscuole|0 Commenti
di COSTANZA RENNA e LORIS RUGGIERI – Quest’anno il nostro istituto ha aderito a un’iniziativa proposta dall’associazione “Progetto Rianimazione – Tecniche e Tecnologie” diretta dal Presidente Franco Maselli, con l’obiettivo di preparare gli alunni ad agire correttamente di fronte ad un infarto. Il corso è stato tenuto a tutti gli studenti della nostra scuola poiché è giusto che ognuno di noi sappia come comportarsi in determinate situazioni. In queste lezioni ci è stata illustrata la manovra da eseguire in caso di arresto cardiaco o soffocamento (RCP- Respirazione Cardio Polmonare), tramite un video che rappresentava le varie procedure della manovra. Inoltre ci è stata spiegata in maniera approfondita la differenza tra infarto e arresto cardiaco; essa sta nel riconoscere se la vittima è cosciente o meno. In seguito siamo passati alla fase pratica: a turno, noi studenti seguiti dagli istruttori abbiamo praticato la rianimazione su dei manichini per poi passare alla respirazione artificiale, detta anche bocca a bocca che va eseguita con un ritmo costante, sollevando il mento e chiudendo il naso della persona bisognosa di soccorso. Il respiro non deve essere molto lungo perché parte dell’aria insufflata finisce nello stomaco rischiando di peggiorare la situazione. Le compressioni devono essere forti, veloci e profonde almeno 5 cm, l’ideale sarebbe riuscire a fare 30 compressioni toraciche alternate a due ventilazioni facendo attenzione a non far passare troppo tempo tra una e l’altra. Infine abbiamo osservato le modalità di utilizzo di un DEFIBRILLATORE; è preferibile che questo strumento sia utilizzato da una persona che abbia un minimo di esperienza in quanto il macchinario ha il compito di far arrivare delle scariche elettriche al cuore. Tali procedure aumentano le possibilità di sopravvivenza della vittima ma non ne assicurano la riuscita, per questo motivo è necessario trasportarlo quanto prima in ospedale. Riteniamo che sia giusto apprendere a scuola ciò che potrebbe essere utile nella nostra vita adulta e sociale, e questa iniziativa è stata per noi molto utile perché conoscere poche manovre adatte a chi non svolge una professione sanitaria può aiutare a salvare una vita.