//#MajoranaDecameron-3^D-La giornata di un romano

#MajoranaDecameron-3^D-La giornata di un romano

di | 2020-03-22T23:47:02+01:00 22-3-2020 22:13|Alboscuole|0 Commenti
Di Giuseppe Pio Di Benedetto-3^D-

I ricchi Romani abitavano nelle domus. Da un vestibulum, un disimpegno che introduceva all’interno della domus, si andava verso l’atrium, un cortile che ruotava attorno all’impluvium, una vasca rettangolare che raccoglieva l’acqua piovana convogliata poi in una cisterna sotterranea.Il tablinum accanto all’atrio era la stanza studio del padrone dove erano conservati gli archivi di famiglia mentre dal lato opposto si trovava il giardino, l’hortus. Adiacente all’atrio si trovavano poi tutte le stanze, dette cubicula. La casa era ad un solo piano e riceveva la luce da un’apertura del soffitto, da una parte di tetto spiovente detta compluvium.Le persone meno abbienti invece vivevano nelle insulae, casamenti simili ai moderni condomini, composti di più piani per sfruttare lo spazio verso l’alto. A volte il piano terra era una piccola domus, seppur meno lussuosa di quella dei patrizi, e gli alloggi dei piani superiori venivano dati in affitto.

All’esterno spesso si trovavano tabernae (botteghe) dove gli inquilini lavoravano. La bottega romana poteva essere un negozio dove si acquistava cibo o un’officina dove le persone potevano acquistare oggetti in ferro, argilla o legno. La taberna era una sorta di ristorante o trattoria e si componeva di una sola stanza con una volta a botte dove generalmente si consumava il vino o un pasto; i cibi erano contenuti in grandi fori nel bancone che dava nella strada mentre sul retro si trovava la stanza di consumazione.

I Romani consumavano la prima colazione la mattina, consumando generalmente pane con olio e sale, uova o frutta. Il pranzo o seconda colazione era un pasto frugale in mezzo alle attività della giornata mentre la cena, consumata la sera, per i poveri consisteva in ceci, olio e verdure, mentre per i ricchi poteva essere anche un sontuoso banchetto di pesce, carne e dolci serviti da ancelle, serviti sdraiati sui triclini.

L’abbigliamento dell’uomo romano era composto come base da una tunica, una sorta di camice per lo più senza maniche, lunga fino al ginocchio o al polpaccio e sopra di essa si indossava la toga, un ampio mantello di lana bianca che si avvolgeva intorno al corpo in modo da lasciare libero il braccio destro.L’abbigliamento della donna invece era sempre costituito da una tunica di base, alla quale si aggiungeva la stola, abito dalle maniche corte fermato alla vita da una cintura e ricadente al suolo in pieghe eleganti. Quando uscivano le donne indossavano un mantello, detto palla, con il quale potevano anche coprire il capo.

I cittadini più ricchi trascorrevano molto tempo nelle terme, veri e propri centri di vita mondana. Prima ci si immergeva nel calidarium, la vasca di acqua calda, si passava poi per il tepidarium, per abituarsi allo sbalzo di temperatura e infine si finiva nel frigidarium, la vasca di acqua fredda.

Come è noto, i Romani affollavano gli anfiteatri, vaste arene di forma ovale e cinte da gradinate, come il famoso Colosseo, per vedere sanguinosi spettacoli di gladiatori o le più civili corse dei carri. Questi luoghi erano una specie di stadi dell’antichità.

In definitiva, la  vita quotidiana della società romana è più simile alla nostra di quanto forse pensiamo.