Il nome “coronavirus” deriva dal termine latino “corona” che significa “corona” o “aureola”. Il nome è dovuto all’aspetto caratteristico dei virioni ovvero la forma infettiva del virus, visibile al microscopio elettronico. Il nuovo coronavirus è un virus respiratorio che si diffonde principalmente attraverso il contatto stretto con una persona infetta, quindi, il contagio da uomo a uomo è confermato. La principale forma di contagio è rappresentata dalle goccioline del respiro delle persone infette come saliva, tosse, starnuti, contatti diretti personali e le mani, ad esempio quando si tocca con le mani contaminate (non ancora lavate) bocca, naso o occhi. Inoltre normalmente le malattie respiratorie non si tramettono con gli alimenti, che comunque devono essere manipolati rispettando le regole igieniche ed evitando il contatto fra alimenti crudi e cotti. Secondo i dati attualmente disponibili, le persone sintomatiche sono la causa più frequente di diffusione del virus. La diffusione dell’epidemia di Covid-19 ha spinto il governo a estendere a tutto il Paese le misure di prevenzione dichiarando tutta l’Italia zona rossa. La diffusione del contagio da coronavirus ha spinto l’Europa ad alzare l’asticella dell’allerta – che passa da moderata ad alta – per far fronte all’emergenza.Nonostante l’OMS abbia dichiarato il Covid-19 una pandemia è ancora possibile contenerlo e questa deve rimanere la massima priorità per tutti i Paesi. In tal senso si sono orientate le grandi compagnie aeree di tutto il mondo che hanno già ridotto o cancellato i voli per la Cina continentale e per quei Paesi che si trovano nella stessa situazione, così come tutte le grandi aziende e multinazionali che hanno rapporti di lavoro con questi paesi. Al momento non esiste una cura mirata per il 2019-nCov. Sono tuttavia in fase di sperimentazioni alcuni farmaci, anche se al momento nessuno di questi è ufficialmente utilizzato. Non esiste alcun vaccino contro i coronavirus. Esistono, però, dei comportamenti – consigliati anche dall’OMS – che riducono, in maniera efficace, il rischio di infezione. Rimanere a casa fino al termine dell’infezione, evitare il contatto con le altre persone, coprirsi la bocca e il naso con un fazzoletto a ogni starnuto o colpo di tosse (e ovviamente gettare il fazzoletto subito dopo), avere cura di disinfettare gli oggetti e le superfici toccate e alla portata di tutti sono i principali accorgimenti che una persona con un’infezione da coronavirus deve seguire, per evitare di contaminare qualcun altro.
di Francesca Galdieri-3^D-
Il SARS-CoV-2 è un virus simile a quello della SARS ed è stato chiamato anche nuovo coronavirus del 2019 (o 2019-nCoV). Conosciuto anche come coronavirus di Wuhan, è un virus che fa parte del genere Betacoronavirus , scoperto intorno alla fine del 2019 ed è l‘ottavo coronavirus riconosciuto in grado di infettare esseri umani.Il nome ufficiale COVID-19 è stato attribuito a questo virus il 12 Febbraio 2020 dall’Organizzazione mondiale della sanità .