Se consultiamo qualsiasi libro di storia, leggiamo che la caduta del muro di Berlino segna la fine della guerra fredda, ma molti esperti sostengono che la contrapposizione politica, militare e ideologica tra paesi liberali e socialisti non è mai finita ma è semplicemente mutata in chiave moderna, con l’aggiunta di nuove nazioni e organizzazioni che sostengono una delle due parti come ad esempio: l’UE e Hong Kong (sostenitori del capitalismo e della liberal democrazia), la Cina e la Corea del Nord (sostenitrici del comunismo e dei governi totalitari e monopartitici). Ci sono stati molti segnali eclatanti di questa “seconda parte di guerra fredda”, quelli più recenti e importanti sono sicuramente: |
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1) le manifestazioni a Hong Kong, con numerosi scontri tra manifestanti e forze dell’ordine che hanno causato molti morti e feriti, contro l’influenza e il semi controllo della Cina sul parlamento dell’ex colonia inglese, la quale diventerà a tutti gli effetti parte della Cina continentale nel 2047, quando finirà il progetto “Una Cina due sistemi”; |
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2) la “guerra dei dazi” che si è svolta tra l’estate e l’autunno dello scorso anno, il periodo antecedente alla diffusione del COVID-19. Questo duello economico è avvenuto tra la Cina, il paese “untore”, e gli USA. |
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3) le sanzioni imposte dagli USA alla Corea del Nord per non aver rispettato i patti sulla denuclearizzazione del paese e per aver attivato e fatto schiantare in acque internazionali a poca distanza dalle Hawaii dei missili terra aria che secondo le stime avrebbero potuto raggiungere gli Stati Uniti e colpire Washington. | |
La seconda parte della guerra fredda è tutt’ora in corso, influenza direttamente la nostra economia e le nostre vite e noi purtroppo possiamo farci ben poco. |
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di Giovanni Capezzuto -3^D-