//#MajoranaDecameron# 3B – La privacy è un diritto da tutelare

#MajoranaDecameron# 3B – La privacy è un diritto da tutelare

di | 2020-04-18T21:39:41+02:00 18-4-2020 21:39|Alboscuole|0 Commenti
di Paola Aulicino – 3^B – Il termine privacy, nel lessico giuridico-legale, indica il diritto alla riservatezza della vita privata di una persona. Il rischio di infrangere tale diritto aumenta quando navighiamo in Internet. Già dal momento del collegamento, il navigatore riceve il cosiddetto cookie che lo porta ad un collegamento successivo. Anche non volendo, nostro malgrado,  alcuni siti registrano i nostri dati personali legati da altre notizie utili per la pubblicità. Le reti elettroniche, se pur migliorate nel tempo, ancora non assicurano la tutela della propria privacy. Nelle ultime settimane , alcune applicazioni come Zoom ( chat di videochiamate di gruppo ) sono state considerate poco affidabili poiché metterebbero a rischio la privacy e i dati personali degli utenti. Il loro download è stato sconsigliato da grandi enti e aziende, dall’FBI a Google , passando per la Nasa. In Italia la legge 675/1996 tutela la riservatezza del cittadino, il quale potrà pretendere da enti o associazioni in possesso dei suoi dati di conoscere la fonte e  chiedere anche la cancellazione di essi. L’articolo 13 della Costituzione italiana obbliga a dare informazioni all’interessato. Nel momento in cui non viene comunicata l’informazione di cui si parla nell’articolo citato prima e ci sono problemi con i dati dell’utente, si è violato il diritto alla privacy. Nel 1997  l’Ordine dei giornalisti ha presentato un Codice di autodisciplina rispettoso della privacy dei cittadini. Nel nuovo codice, i giornalisti dichiarano che vanno evitati negli articoli riferimenti alla sfera personale dei personaggi pubblici. Il 4 maggio 2016 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il Regolamento generale dei dati personali n.2016/679, meglio conosciuto come GDPR. Il GDPR ha introdotto importanti novità nel campo della privacy e sono state imposte sanzioni più severe per i trasgressori. Negli ultimi giorni si è parlato molto dello scandalo dei gruppi Telegram che violano la privacy dei minorenni. Quasi 90000 persone sono perseguibili penalmente per i reati di pedopornografia, violazione dei dati personali e calunnia. La popolazione si è schierata in due gruppi : chi dice che se una ragazza indossa una gonna troppo corta è colpevole di indurre l’uomo a commettere un certo tipo di reati e chi, più saggiamente , pensa che non debbano esserci discriminazioni di alcun tipo e che i reati debbano essere pagati. Il Ministro dell’Interno ha diffuso una nota nella quale spiega che c’è stato un aumento di violazione della privacy dal momento in cui è scoppiata la pandemia. Si stimano 30000 messaggi al giorno che circolano nel web, violando la legge. Sono state aperte centinaia di petizioni sul rafforzamento delle leggi riguardanti la privacy. Gli studi e i casi mostrano come l’argomento riguardi tutti, dai rappresentanti delle Istituzioni ai cittadini più comuni. Sta a noi riuscire a tutelare i nostri diritti.