di PASQUALE SCOGNAMIGLIO
In educazione civica abbiamo approfondito il cammino delle donne dalla Costituzione ad oggi, utilizzando documenti del Senato sulle ‘Madri Costituenti’.
Nel 1948 entra in vigore la Costituzione, i cui principi fondamentali sono il punto di riferimento per la crescita del nostro Paese. Nell’ Assemblea Costituente le 21 donne hanno svolto un ruolo fondamentale, con la loro sensibilità hanno contribuito a dare completezza e modernità alla Carta Costituzionale. Mi piace pensare che un esempio dell’influenza delle madri costituenti sia l’articolo sulla guerra, che è ripudiata come strumento di offesa e infatti il nostro esercito è addestrato per missioni di pace. Tra le donne protagoniste della Costituzione, mi ha appassionato la figura di Nilde Iotti. Nella sua vita privata è stata una donna che ha lottato contro i pregiudizi, scegliendo di vivere liberamente i suoi sentimenti e le sue scelte. Mi riferisco al suo amore per Togliatti, presidente del partito Comunista, un uomo sposato e 27 anni più grande di lei, con cui scelse di adottare una bambina orfana. Sentiva il dovere di liberare una società ancora chiusa che ingabbiava soprattutto le donne. Nilde Iotti sosteneva che per rinnovare la società italiana, bisognava ripartire dalla famiglia eliminando le ingiustizie al suo interno. Ecco perché per tutta la vita ha contribuito al cambiamento del diritto di famiglia. Dalla sua proposta si è scritto l’articolo 30 della Costituzione, in cui è stabilito il dovere dei genitori di istruire i figli, anche se nati fuori dal matrimonio. Tutelare la famiglia significa anche tutelare la maternità come fu scritto nell’articolo 31. L’articolo 37, poi, tutela la donna anche come lavoratrice, affermando la parità dei diritti con gli uomini (es. uguali retribuzioni). I princìpi costituzionali prevedono l’uguaglianza dei coniugi, infatti sono state scritte leggi che tutelano il ruolo delle casalinghe e la dignità del lavoro domestico. Oggi si continua ad attuare la Costituzione concedendo diritti ai lavoratori per occuparsi della famiglia (es. concedi-permessi). Nilde Iotti aprì la strada a varie leggi: sul divorzio, sull’aborto… con l’obiettivo dell’uguaglianza della donna nella società e nel lavoro. Anche Ottavia Penna, altra madre costituente, pensava che il vero rinnovamento partiva dalle donne. Leggendo la sua biografia mi è piaciuto il suo spirito umanitario, ad esempio durante la guerra bucava i sacchi di carne destinati al mercato nero per prendere il cibo da portare agli indigenti. Fondò la ‘ Città dei ragazzi’ per accogliere gli emarginati e dargli un futuro. Nell’Assemblea Costituente si impegnò nella stesura dell’articolo 3 della Costituzione che respinge ogni forma di discriminazione, anche di sesso fra i cittadini. Da questo principio sono nate molte leggi che hanno consentito alle donne di entrare in magistratura, nelle forze armate e abbattere tutti gli ostacoli che impedivano il libero accesso alle professioni. Oggi sono previste anche ‘quote rosa ‘ per lasciare uno spazio alle donne. Penso, però, che la vera parità si raggiungerà quando, senza distinzioni di sesso, si darà pari opportunità e si valuterà solo il merito. Questo avverrà presto, perché abbiamo già donne che ricoprono ruoli importanti nella politica e nella società.