Un albo illustrato è un insieme di forme, parole e figure. Sulle sue pagine si incontrano un testo e delle illustrazioni che interagiscono fra loro dando vita ad un linguaggio completamente nuovo.
Gli albi illustrati spesso sono considerati il primo libro per i bambini piccoli o la variante del “Silent book”, forse per le poche pagine o per le esigue righe per pagina. Infatti si crede che sia un genere da consigliare solo fino all’età prescolare. Non c’è motivo di porre limiti: leggere albi illustrati è consigliabile dagli zero ai cento anni, perché di uno stesso libro possiamo dare molteplici letture. È un genere che affascina noi bambini e gli adulti per la bellezza delle illustrazioni e la sincronia di immagini e storia: l’albo illustrato è un genere senza età. Infatti alcuni albi illustrati si rivolgono ai grandi come ai piccoli lasciando l’interpretazione della storia su due distinti piani di difficoltà. Per molte persone, l’albo illustrato è un vero e proprio genere che avvicina l’arte alla letteratura e qualche volta anche al design. Infine caratteristica affatto trascurabile dell’albo illustrato è il dover essere letto o raccontato a noi bambini da un adulto, il quale presta la propria voce per dispiegare un mondo che così diviene non solo visivo ma anche sonoro, assumendo una dimensione quasi tridimensionale. L’adulto diviene la voce che ci accompagna nel mondo dell’albo illustrato che ci racconta, spiega e guida.
“È proprio la dimensione dell’ascolto che l’adulto non deve dimenticare, perché in questo viaggio egli sarà non solo voce, ma anche orecchie: è necessario che sappia ascoltare il bambino quando, stimolato dal racconto, lascerà emergere un altro mondo possibile”. Dunque l’adulto è certamente l’attivatore del testo ma l’albo illustrato crea una relazione che è innanzitutto affettiva e poi educativa.
Classi 5ᵉ A e B – plesso “G. Minzele”