//L’Unione Europa – le riflessioni di Andrea

L’Unione Europa – le riflessioni di Andrea

di | 2022-01-10T17:51:59+01:00 10-1-2022 17:51|Alboscuole|0 Commenti
Di Andrea Rizzitiello – classe II sez. F   “L’unità dell’Europa era un sogno di pochi. È stata una speranza per molti. Oggi è una necessità per tutti! “ Queste sono le parole pronunciate nel lontano 1954 dal cancelliere tedesco Konrad Adenauer, uno dei padri fondatori della Comunità europea, che riassume in maniera esaustiva ciò che è l’Unione Europea; parole che risultano quanto mai attuali. Ed è con questa citazione che noi alunni della 2aF abbiamo dato inizio al nostro percorso di geografia e educazione civica, complesso ma interessante, sull’Unione Europea. Il pensiero di Adenauer sull’Europa era alimentato dalla ferma idea che l’unità europea fosse essenziale per una pace ed una stabilità durature. Non diverso era il grande sogno di De Gasperi all’indomani della fine della seconda guerra mondiale: raccogliere le nazioni europee in un unico orizzonte. Ma sono stati tanti i padri fondatori che hanno fermamente creduto nella necessità di una Unione Europea: Bech, Monnet, Schuman, Spinelli… Eppure su questo sogno è progressivamente calato dello scetticismo; anche se il progetto di integrazione è proseguito, tanto che l’Unione europea oggi fa parte delle nostre vite, tuttavia il dibattito sul suo futuro resta aperto in quanto agitato da problemi reali, tipo la sfida dei nostri giorni legata all’emergenza sanitaria. Ma in realtà, cos’è l’Unione Europea? Facciamo qualche passo indietro, a poco dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale. L’intero continente usciva dilaniato dai combattimenti, dalle atrocità sulla popolazione, dallo sterminio nazista: c’erano state troppe vittime, povertà, miseria e ancora tanta difficoltà nella gente a risollevarsi economicamente, per cui si sentì più che mai il bisogno di dare avvio ad un processo di cooperazione. Nacque così la CECA, Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio, associazione basata su aiuti economici a tutti i paesi membri, ben presto sostituita dalla CEE, Comunità Economica Europea; bisognerà aspettare sino al 1992 per la nascita dell’Unione Europea, anno in cui venne firmato il contratto di Maastricht, entrato in vigore nel 1993, in cui l’unione economica diventa anche un’organizzazione attiva in numerosi, settori diversi, fra i quali clima, ambiente, salute, relazioni esterne e sicurezza, giustizia e immigrazione. L’Unione Europea assume il carattere di un’organizzazione sovranazionale, che si pone cioè al di sopra degli Stati Nazionali, che le affidano strategici poteri. Sta di fatto che l’Unione europea oggi è diventata una “casa comune” per tutti i cittadini che ne fanno parte, fondata sui valori della libertà, democrazia, solidarietà, partecipazione. L’Europa ci sostiene con tanti diritti, dietro ai quali però ci sono dei doveri che ogni cittadino europeo è tenuto a rispettare per far sì che questa comunità funzioni veramente. I diritti e i doveri di ognuno sono anche un modo per dimostrare l’uguaglianza davanti alla legge, senza alcun tipo di distinzione. Il rispetto dei diritti dell’uomo rappresenta il collante che tiene uniti tutti i popoli e la bussola che orienta le relazioni interpersonali; in questa prospettiva l’Unione Europea è una vera famiglia che lavora insieme per superare ogni ostacolo e rendere così la vita delle persone semplice, migliore e sicura.