di Giovanni Malvestio, Classe 1^ A. – Cari lettori e lettrici, oggi vorrei sottoporre alla vostra attenzione quello che è stato definito “lo sport più violento che esista”, ovvero gli scacchi! È stato definito così da Garry Kasparov, uno scacchista russo con cittadinanza croata, nato nel 1963 che è stato definito “Grande Maestro” essendo stato Campione del Mondo dal 1985 al 2000. Grazie alla lunga scia di vittorie e di conferme, appunto come Campione del Mondo, è considerato uno dei migliori scacchisti di sempre. Kasparov quando parla di sport violento si riferisce alla grande tensione psicologica che si ha durante una partita di scacchi, che è una vera e propria guerra in miniatura, infatti sulla scacchiera ci sono due eserciti che si fronteggiano, uno bianco e uno nero, ma la vera guerra è tra due modi di ragionare. Questo scontro può essere molto crudele. Nigel Short, un altro grande scacchista, diceva che per vincere a scacchi è necessaria una volontà omicida, infatti le partite possono durare ore e al primo sbaglio la partita potrebbe essere persa, pertanto è necessario mantenere la concentrazione a lungo, anticipare le mosse dell’avversario e avere capacità logiche, creatività e intelligenza. Il gioco degli scacchi è una simulazione di uno scontro tra due eserciti in cui bisogna catturare ed eliminare i pezzi dell’esercito avversario fino allo scacco matto. La sua origine è molto antica e la si fa risale in India intorno al 600. Successivamente si è evoluto nel gioco persiano “chatrang” che è considerato la prima vera versione di quelli che oggi chiamiamo scacchi. In un tempo successivo, con l’invasione araba, il gioco si è diffuso in Europa dove ha fatto la sua comparsa la regina e la scacchiera è diventata bicolore. Alla fine del Medioevo furono definite le regole del gioco come è oggi. Nel 1924 gli scacchi sono stati riconosciuti sport olimpico dal Comitato Olimpico Nazionale. Kasparov è diventato famoso per le avvincenti gare che ha disputato con un computer chiamato “Deep Blue”, che è riuscito a sconfiggere, il quale era un computer IBM progettato per giocare a scacchi. Attualmente esiste online la piattaforma Chess.com che è un’app molto usata fra gli scacchisti sia dilettanti che professionisti. In una vecchia versione ora non più disponibile erano state introdotte cinque intelligenze artificiali da battere, le quali erano rappresentate con gli avatar di un gatto. Questa piattaforma online con quell’aggiornamento ha ricevuto milioni di visite al giorno. Le intelligenze artificiali di quei giochi erano in grado di dar testa anche a molti campioni. Quegli Avatar erano stati denominati: Scaredy Cat, Angry Cat, Mr. Grumpers, Catspurrov e, infine, Mittens. Quest’ultimo è diventato ben presto oggetto di continue visite, infatti questo gattino dall’aspetto innocuo era un vero e proprio “mostro degli scacchi” in grado di distruggere l’avversario in poche mosse e di respingere quasi tutti gli attacchi avversari senza perdere i pezzi più importanti come il cavallo, l’alfiere, la torre e la regina. Il noto youtuber e Maestro Internazionale, cioè la carica più prestigiosa dopo quella di Gran Maestro, Levy Rozman ha commentato su Mittens: «Questo bot è uno psicopatico».