Dilorenzo Sofia – Parigi, 1830
Cara Mimì,
non riceverai mai questa lettera perchè non avrò mai il coraggio di spedirtela, ma avevo voglia di mettere per iscritto ciò che mi passa per la testa in questo momento… Qualcosa che non smette di perseguitarmi e che mi impedisce di pensare ad altro. E’ inquietante!
Ti volevo dedicare tutto ciò che è presente in questo mondo di bello perchè è vero e non negarlo come sempre!
Ieri, al caffè Momus, eri stupenda con quella cuffietta rosa, ti dona un sacco! Adesso non continuare a ringraziarmi o a promettermi che ricambierai al più presto, perchè non ne ho bisogno o forse sì, se proprio devo, l’unico regalo di cui sono in cerca è averti accanto (sì sono troppo sdolcinato, lo so).
Ti svelo un segreto: quando sei venuta in soffitta la chiave l’ho trovata subito. Non so se ce l’ho ancora qui con me o te l’ho data facendo finta di ritrovarmela in tasca a mia insaputa, ma non te l’ho mai detto perchè desideravo passare del tempo con te. Da subito hai fatto centro nel mio cuore e quella manina.. Ah, quella GELIDA manina… Quanto vorrei esser lì con te per riscaldartela!!
Un caloroso saluto ed un augurio di buon Natale
Rodolfo, il poeta