//LE PERIPEZIE DI CLET ABRAHAM

LE PERIPEZIE DI CLET ABRAHAM

di | 2023-03-05T07:44:53+01:00 5-3-2023 7:35|Alboscuole|0 Commenti
di Giovanni Malvestio, Classe 1^ A. –   Cari lettori e lettrici, oggi vorrei parlarvi di un artista particolare contemporaneo che vive e lavora a Firenze: mi sto riferendo a  Clet Abraham, artista di strada francese, nato in Bretagna il 2/10/1966 e giunto in Italia dove produce le sue opere dal lontano 1990. Già proprio Firenze dove, oltre ai grandi artisti del Rinascimento come Michelangelo e Raffaello, le cui opere sono esposte agli Uffizi e a Palazzo Pitti, c’è molta street art e tra i vari artisti c’è anche Clet Abraham, del quale appunto parleremo oggi. Questo straordinario artista ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Rennes, poi si è trasferito a Roma dove ha lavorato come restauratore di mobili antichi. Nel 2005 decise di trasferirsi, prima in provincia di Arezzo e poi a Firenze, dove ha aperto uno studio proprio nel Quartiere Oltrarno di San Nicolò in Via dell’Olmo 8 R, dove si possono acquistare adesivi, magliette, oggetti e stampe dei suoi lavori. Questo artista francese, ormai di fama internazionale, ha usato diverse tecniche ma la sua preferita è la Sticker Art, che è una tipologia di Street Art consistente nell’applicazione di adesivi, nel suo caso, prevalentemente sui cartelli stradali. Inizialmente presenti solo nella città di Firenze e dintorni, ma poi le sue opere si sono diffuse in varie città europee e internazionali. Il suo modo di lavorare è molto semplice: esce con la bici in pieno giorno con un sacchetto con gli adesivi da attaccare; arriva al cartello prescelto, appoggia la bici al palo, sale su sellino e applica lo sticker sul cartello, creando così una nuova immagine senza stravolgere il senso del cartello. Ne vengono fuori opere molto belle e spiritose. Nel 2010 entrò a Palazzo Vecchio con una cartellina contenente un suo autoritratto dove riuscì a posizionarlo in una Sala, al posto di un quadro di Bronzino che era stato inviato altrove per un’esposizione. Incredibilmente nessuno si accorse di questa sostituzione per 24 ore. Ecco il link per ulteriori informazioni: https://firenze.repubblica.it/cronaca/2010/10/10/news/autoritratto_al_posto_del_bronzino-7913752/. Un’altra sua opera è quella del 2014 quando ha installato illegalmente sul Ponte delle Grazie la statua dell’Uomo Comune. Si tratta della scultura di un uomo di metallo e vetro-resina con una gamba attaccata al ponte e l’altra che procede nel vuoto sopra l’Arno, la quale rispecchia la sua visione del concetto di legalità e libertà. Un mese dopo la collocazione, la scultura è stata asportata ad opera delle autorità. Se desiderate avere ulteriori informazioni ecco i link dei due articoli che descrivono l’accaduto: https://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/arte_e_cultura/2011/28-gennaio-2011/addio-omino-sospeso-clet–181352386244.shtml e https://www.rainews.it/archivio-rainews/media/l-arte-e-libera-Clet-assolto-per-il-suo-Uomo-Comune-sul-ponte-di-Firenze-8a9a3708-a90c-45b2-b4de-f94901323aa7.html#foto-1. Dopo la rimozione Clet ha voluto ricollocare la statua più volte. Per questo è stato prima condannato ma poi assolto dal pagamento di una multa superiore ai diecimila euro. Nel 2021 la statua dell’Uomo Comune è tornata sul ponte ma dopo rimossa nuovamente. Ora è esposta nel suo studio di Via Dell’Olmo: https://www.firenzetoday.it/cronaca/clet-uomo-comune-ponte-grazie.html. L’artista ha espresso apertamente il significato di questa sua opera prodotta nel periodo della pandemia da Covid: “Vorrei che trasmettesse un po’ di speranza, di energia e coraggio per superare questo momento di difficoltà. Lui fa un passo nel vuoto, ma ha fiducia e sa di potercela fare. Dovremmo pensarla tutti così”.  Un’altra questione legale riguarda ciò che gli è accaduto nel 2015, quando il Comune di Cascina lo ingaggiò per decorare 25 cartelli stradali con i suoi adesivi. Dopo un mese però gli sono arrivate da parte dei vigili urbani ben 25 multe, una per ogni singolo cartello. Il Comune però lo assicurò che sarebbero state tolte, ma dopo un po’ gli sono arrivate altre 25. Il Comune anche questa volta gli garantì che non le avrebbe dovute pagare. Successivamente nel 2020 gli è arrivata l’ingiunzione al pagamento delle multe con minaccia di pignoramento di cui qui la notizia: https://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/cronaca/22_ottobre_14/clet-invitato-comune-cascina-suoi-cartelli-poi-multato-deve-pagare-oltre-2500-euro-549047e8-4ba6-11ed-b1b7-e093d9351754.shtml, ma Clet non le vuole pagare.