di Sofia De Polignol e Giada Aguilar, Classe 1^A. – Cari lettori e care lettrici della nostra testata Foscarini News oggi parleremo di un progetto che è stato effettuato nel nostro Istituto per incentivare la difesa dei diritti umanitari. L’obiettivo di tale progetto è stato quello di perseguire la valorizzazione della dignità della persona. A conseguenza del recente incremento dell’emergenza umanitaria per l’inaspettata guerra tra Ucraina e Russia e in particolare per le migrazioni dei popoli, nel Dipartimento della Scuola Secondaria di 1° grado è stata appunto attuata, nel corso del 2° Quadrimestre, un’attività proposta dalla nostra insegnante di Spagnolo Wilma Fantin, la quale ha coinvolto tutti gli alunni e le alunne della Scuola Media per reperire delle risorse economiche, attraverso la condivisione, l’impegno e il sostegno aventi come base la solidarietà, per costituire un fondo da destinare all’Organizzazione non profit AVSI, che promuove e realizza progetti di cooperazione allo sviluppo e all’aiuto umanitario in molte Nazioni, compresa anche l’Italia. Questa iniziativa di raccolta fondi è stata rivolta all’adozione a distanza e ai profughi ucraini che, a causa dei bombardamenti che hanno distrutto le loro città, hanno dovuto abbandonare il loro Paese. In particolare l’argomento dell’adozione a distanza ci ha colpito molto e per prima cosa ci ha portato a documentarci maggiormente per capire di più di cosa essa sia, ma anche perché si tratta di provvedere in un aiuto concreto indirizzato a ragazzi che sono meno fortunati di noi. La nostra ricerca ci ha fatto risalire all’origine dell’adozione. Le prime informazioni storiche la datano intorno al secondo millennio a.C. infatti, il Codice di Hammurabi, appartenente alla civiltà babilonese, che è una delle raccolte di leggi più antiche, già normava i diritti e doveri dei donatori e degli adottati. Per tornare ai nostri tempi, attualmente le adozioni a distanza vengono distinte a seconda della tipologia di beneficiario dove dovrà essere presente: 1°- una determinata persona (generalmente un bambino); 2°- un nucleo familiare; 3°- un gruppo di persone (ad esempio un gruppo di alunni di una scuola, un istituto, un ospedale, un campo di rifugiati o un’intera comunità). C’è da specificare che nel primo e nel secondo caso, al donatore vengono inviate informazioni dettagliate sul beneficiario, sulla sua vita e spesso anche alcune fotografie. Il donatore può essere anonimo o meno. Il legame che unisce il sostenitore e il beneficiario non è mai vincolante dal punto di vista giuridico, di conseguenza non potrà mai essere reclamato alcun diritto del donatore nei confronti del beneficiario. Per quanto riguarda la normativa si evidenzia che il 29 maggio del 1993 è stata redatta la Convenzione per la tutela dei minori e la cooperazione in materia di adozione internazionale nota come ‘Convenzione dell’Aja’, che è stata ratificata dal Parlamento Italiano con la legge 31 dicembre 1998, cn. 76. Per tornare al nostro Istituto, le Classi della Scuola Media e le Classi Quinte della Scuola Primaria, durante tale attività, hanno confezionato dei vasetti di vetro che sono stati posti in vendita e con la donazione di un euro hanno contribuito alla raccolta fondi per l’adozione a distanza di due ragazzini Naomi e di José Angel e per i profughi Ucraini accolti da AVSI in Polonia e in Romania. Tutto il ricavato è stato interamente inviato per essere devoluto a garanzia della loro istruzione, igiene e salute.