di Silvio Scheda e Della Frattina Charles 2^ B – Io e il mio amico abbiamo deciso di scrivere quest’articolo sulla storia dell’automobile perché come da incarico della redazione ci occupiamo di motori e automobilismo in quanto è la nostra passione.
Ci siamo documentati su come è nata l’automobile e come si è arrivati alla sua costruzione.
L’ invenzione dell’automobile è avvenuta nel 19° secolo.
Si deve però dire che già nel Rinascimento furono prodotti i primi disegni di carri in grado di sposarsi da soli.
Purtroppo questi progetti restarono soltanto sulla carta.
Qualche secolo più tardi furono prodotti dei prototipi funzionanti come il famoso ‘Carro di Cugnot’ che era un marchingegno con un motore a vapore costruito verso la fine del 18° secolo.
Dopo quel prototipo l’invenzione dell’automobile fu sempre più perfezionata infatti era nata come progetto per sostituire la trazione animale. Nella sua evoluzione si serviva di motori di volta in volta diversi a seconda dei sistemi di alimentazione.
Si ebbero varie tipologie di motori e soltanto dopo la Prima Guerra Mondiale l’introduzione del motore endotermico si impose su di una moltitudine di altri.
In seguito lo studio del motore non si è mai interrotto proponendo soluzioni diverse con forme di alimentazione alternative alla benzina.
Desideriamo descrivere il motore a vapore e il ‘carro di Cugnot’ perché è proprio da questo progetto che è derivata l’automobile.
Il ‘Carro di Cugnot’ fu progettato nel 1769 e aveva tre ruote.
Funzionava con un motore a due cilindri verticali e poteva un carico di oltre 4 tonnellate. Fu soprannominato “macchina azionata dal fuoco”. Raggiungeva una velocità di 10 km/h e procedette lentamente solo per una dozzina di minuti.
Fu la prima dimostrazione pratica fornita al mondo come veicolo “auto-mobile” cioè che si poteva muovere da sé tramite una forza non animale e non immagazzinata per mezzo di molle e che non utilizzava gli effetti del vento.