di Elia Leoni, Classe 3^ B. – La Befana è una festa che viene celebrata praticamente non solo in Italia. Essa si festeggia, con una propria tradizione, anche in Francia, in Russia, in Islanda, in Germania e in Spagna dove proprio il 6 gennaio tutti i bambini attendono i doni portatati dai Re Magi. Da noi in Italia la tradizione vuole che, la notte di oggi 5 gennaio, sia una vecchietta a distribuisce carbone ai bambini cattivi e regali ai bambini buoni. Ma da dove nasce questa tradizione? Ci sono varie ipotesi sulle origini primordiali di questa festa e in particolare una è molto gettonata. Si pensa che sia nato tutto con una festività pagana la quale si riferisce allo scorrere delle stagioni e gli effetti che hanno sull’agricoltura. Questa tradizione venne poi adottata dai romani che l’associano con l’idea di Diana, la dea romana della caccia e dell’agricoltura, che dopo la fine dell’inverno volava sopra i campi per far rifiorire le coltivazioni in primavera. Quando è arrivato il cristianesimo nell’impero romano la Chiesa di Roma ha abolito tutti i riti pagani tra cui quello della Befana. Una curiosità: probabilmente la scopa su cui vola è un riferimento al bastone a cui legavano gli eretici per metterli al rogo dopo aver infranto le leggi che abolivano i riti pagani. Le origini della figura della befana si anche possono trovare in tutto il Centro e il Nord Europa essa veniva spesso rappresentata come una vecchia gobba e con il naso curvo che simboleggiano il periodo finale dell’anno quando tutto è “vecchio” e freddo. In Italia è rimasta questa credenza grazie alla festività della befana fascista che dopo la caduta di Mussolini viene celebrata ancora oggi. Proprio questa sera del 5 gennaio, che è la notte prima della Befana, in Italia questa festività tradizionale è da sempre associata alle montagne di dolci e dolcetti che, al mattino, riempiono le calze appese al camino di casa o vicino alle finestre. La cultura popolare collega la figura della Befana con quella dei Re Magi. La leggenda narra che i Re Magi smarrirono la strada per Betlemme, dove erano diretti per portare i doni a Gesù bambino, così chiesero informazioni ad una donna anziana, ma la donna non li accompagnò. Si pentì di non essere andata con loro, allora preparò un cesto di dolci da recare in dono e si mise a cercarli senza riuscirci. Bussò ad ogni porta lungo il cammino, donando dolciumi ai bambini che incontrava nella speranza che tra loro ci fosse il piccolo Gesù. Da allora, per farsi perdonare, girerebbe per il mondo portando dolciumi ai bimbi. Pertanto, tutti i bambini aspettano l’arrivo dell’anziana donnina in sella alla sua scopa volante per ricevere caramelle e dolciumi. Forse però rimane il dispiacere che con “l’Epifania tutte le Feste vanno via!”