//La speranza di un futuro migliore

La speranza di un futuro migliore

di | 2019-01-29T18:49:41+01:00 29-1-2019 18:49|Alboscuole|0 Commenti
di MIRIAM FERRARA Di recente, durante le vacanze natalizia, ho letto sui giornali questi titoli : “TRUMP MINACCIA IL MESSICO” “BAMBINI MIGRANTI MARCHIATI CON I NUMERI”, “SOLDATI AMERICANI LANCIANO LACRIMOGENI CONTRO I MIGRANTI”. Migranti che vanno in cerca di una vita migliore e che vengono respinti, intere comunità che si mettono in cammino per scappare al malessere. Famiglie che provano a scappare dalla situazione di miseria, molte volte con bambini piccoli, che spesso e sfortunatamente muoiono di fame o contaminati da malattie. Vedere bambini che perdono i genitori e che si ritrovano da soli, senza aiuti.  Vere e proprie stragi che travolgono centinaia e migliaia di persone. In Messico sta succedendo esattamente questo. I migranti sperano che gli americani capiscano la loro situazione e che li accolgano… e invece di aiutarli vogliono costruire il muro che li separa definitivamente, negli Stati Uniti si stanno destinando 5 miliardi di dollari per non saperne più niente dei migranti. Io mi chiedo: “Ma hanno davvero il coraggio di essere così disumani? Talmente tanto da far morire bambini e donne in cerca di aiuto?” Non capisco perché nel 2018 ancora esistano i confini tra un paese e l’altro, o tanto meno l’aiuto tra un paese e l’altro. Non si vuole la sovrappopolazione, ma perché non si vuole neanche aiutare un paese in difficoltà? Con 5 miliardi di dollari si potrebbero sfamare ogni giorno centinaia di famiglie e curare tantissimi bambini. Sono mesi che i gruppi di migranti aspettano al confine degli Stati Uniti e spesso infuriati “attaccano” gli americani lanciando pietre e cose varie e i soldati come in un caso per difendersi hanno usato lo spray lacrimogeno al peperoncino e hanno arrestato 25 migranti entrati nel territorio Statunitense. In molte interviste i migranti affermano che non tutti avanzano con intensioni si attaccare il confine, ma molti ci provano pacificamente. Tra il 2014 e il 2018 al confine sono morte oltre 1000 persone, tra cui Felipe un bambino di 8 anni morto nella sera di Natale dopo essere stato arrestato con il padre per aver sorpassato il confine. È una vera e propria strage in silenzio che rimarrà sicuramente nella storia delle prossime generazioni  che mi auguro possano vivere in un mondo in cui non ci siano confini e muri che dividono intere popolazioni, mi auguro che le generazioni evolvendosi cambino anche il modo di pensare, inizino a voler bene a tutti, senza discriminazioni e disuguaglianze tra colore di pelle o lingua diversa, mi auguro che la Terra si unisca in un’unica popolazione i cui “principi fondamentali siano i valori dell’accoglienza, della solidarietà, i valori che fanno sì che un essere umano non sia diverso da nessun altro”!