di Rutigliano Veronica – “La società sarà civile quando chi uccide un cane sarà processato come chi uccide un uomo”. Potrebbe sembrare una frase come tante altre, quella di Leonardo da Vinci, ma io penso che dietro queste parole ci sia un messaggio che debba essere divulgato ovunque. Spesso ci fermiamo a riflettere sui diritti dell’uomo, su cosa sia giusto e su cosa sia sbagliato, però non ci accorgiamo mai di sminuire gli animali, assumendo un atteggiamento egoistico. Se dobbiamo essere civili, dobbiamo esserlo verso tutti, inclusi gli animali. L’animale, in questo caso il cane, è visto come qualcosa di opposto all’uomo, certe volte anche in contrapposizione con quest’ultimo. Quante volte abbiamo pensato che se un cane muore sia meno importante della morte di una persona? Quante volte leggiamo il cartello: “i cani non possono entrare”? Tante, ma il problema vero è che poi questo ci induce a pensare che se uccidiamo un cane non sia omicidio vero e proprio o non lo è affatto. Ho fatto questa frase mia da quando, navigando in Internet, vidi un video. Si apriva il sipario di uno spettacolo orrendo ed agghiacciante; non riuscivo neanche ad esprimere il disprezzo di quel che stavo vedendo: c’era una donna che, con un coltello da macellaio, si divertiva a tagliare le zampe al cane, a vederlo soffrire! Ogni colpo di quel coltello era come una pugnalata al petto. Chissà quanti cani fanno la sua stessa fine, ma, più che altro, chi disumano si permette di fare qualcosa del genere, di trattare così qualcuno di tanto prezioso. La cosa più frustrante è che se lo si facesse ad un uomo si verrebbe processati, condannati e guardati con disdegno… A volte ci catapultiamo in un mondo dove tutto questo ci scivola addosso; purtroppo, o per fortuna, non a me. Mi sono sentita colpevole di far parte di quel mondo; così ho provato rimorso ogni volta che vedevo un cane e lo immaginavo come quello del video. Il cane ha dei sentimenti, prova dolore e piange come noi. Se maltrattiamo un cane maltrattiamo un umano e, se uccidiamo un cane, uccidiamo una persona. Come non dobbiamo essere omertosi verso chi picchia qualcuno, non dobbiamo esserlo verso chi lo fa con un cane. Non bisogna stare zitti, ma agire. Pur essendo piccola, vorrei che cambiasse qualcosa in questo mondo. La scuola, la famiglia, i mass media devono insegnare a noi ragazzi , che stiamo vivendo un periodo particolare della vita, a compiere le scelte giuste ed a riflettere. Non potremo mai risolvere i grandi problemi del mondo se non ci occupiamo prima di quelli più vicini a noi. Il rispetto verso tutti viene prima di tutto.