5 marzo 2020: una data che ricorderò per tanto tempo poiché ha segnato l’inizio di un nuovo stile di vita. Da quel giorno, infatti, non è stato più possibile andare a scuola o uscire per incontrare gli amici o i propri affetti più cari, ma è stato fortemente consigliato di restare a casa ed uscire solo per reali necessità. Non più lezioni in presenza seduti al proprio banco, circondati dalla simpatia dei propri compagni, ma lezioni virtuali dove le nostre amate chiacchierate sono del tutto scomparse per lasciare giustamente spazio alle spiegazioni dei professori. Mi manca tanto quel momento di svago durante la ricreazione, l’allegro caos che si creava e che riempiva le aule che ora invece sono silenziose e ordinate. Ai “Prof. posso andare in bagno?” o “quando facciamo ricreazione” o “ho dimenticato il libro” si sono sostituite frasi tipo “Prof ho problemi di connessione” oppure “non la sento ma riesco a vederla” o ancora “Prof devo inviarle il compito ma non so come fare”. In pochi giorni abbiamo dovuto imparare a crearci una casella di posta elettronica, entrare nella classroom e seguire regole di comportamento diverse da quelle a cui eravamo abituati. Ora più che mai è importante attendere il proprio turno per poter parlare dopo aver attivato il microfono che, però, a qualcuno, si inceppa magicamente nel momento in cui i Prof. fanno una domanda. Di certo questa situazione sta permettendo a noi studenti di imparare ad utilizzare meglio il computer che, se finora era spesso usato per giocarci, ora è diventato il nostro strumento indispensabile di lavoro. Il tempo passato a casa mi permette inoltre di giocare più a lungo e trascorrere bellissime serate sul divano con la mia famiglia a goderci un bel film. La sera posso fare un po’ più tardi perché le video lezioni non iniziano mai prima delle 9:15 e quindi anche i tempi sono più distesi rispetto a quando andavo a scuola . La distanza forzata dagli altri mi sta facendo apprezzare quanto è bello poter abbracciare le persone a cui si vuol bene e che troppe volte si danno per scontate. Da più di venti giorni non vedo i miei nonni che riesco a salutare solo virtualmente con delle videochiamate con cui cerchiamo di azzerare le distanze e colmare l’enorme mancanza che provo per loro. Non vedo l’ora che arrivi il giorno in cui potrò finalmente riabbracciarli e sentire nuovamente la loro voce e il grande affetto che hanno nei miei confronti che mi dimostravano spesso con calorosi abbracci da cui a volte cercavo di divincolarmi. Ora più che mai ricerco quegli abbracci ma, proprio per il bene enorme che voglio loro e per salvaguardare la loro salute è importante restare a casa.! Di certo questa situazione sta facendo scoprire a tanti di noi la forza che abbiamo e che scopriamo quando veniamo messi duramente alla prova. Basta restare a casa e tutto andrà bene!
Giulia Masi
Classe 1^A
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