di Mariastella Sgaramella – classe 2 sez. G
Era primavera e Belle aspettava con ansia che i fiori del suo giardino sbocciassero, in particolare la rosa che suo padre le aveva regalato prima di morire. Teneva la rosa in un vaso di ceramica dentro casa per evitare che il vento potesse danneggiarla e la portava in giardino solo durante le giornate primaverili per farla fiorire. Un giorno, dopo la fioritura, Belle la dimenticò in giardino e, quando il giorno dopo andò a riprenderla era troppo tardi perché la tempesta della sera prima aveva spezzato il fusto della pianta. Dopo aver visto come era ridotta la pianta, pianse perché quello era l’unico ricordo che aveva del padre. La pianta, dalle sue lacrime, generò una spina che era di colore rosso e fiorì: allora Belle ricordò di aver chiesto anni fa al padre perché le rose, che erano piante così belle, dovessero essere rovinate dalle spine e le tornò alla mente la sua risposta: “Non giudicare le cose dalla loro bellezza, le spine per esempio, hanno il dovere di proteggere le piante e come tutte le cose potrebbero cambiare e sorprenderci. Non mi stupirei affatto di vedere una spina rossa con un bocciolo tra queste rose.” Allora capì subito che era stato suo padre a far accadere tutto ciò e da quel momento in poi, ogni anno la spina compì miracoli.