//La partita della donna che arbitra

La partita della donna che arbitra

di | 2024-03-06T16:44:39+01:00 6-3-2024 16:44|Alboscuole|0 Commenti
di Elena D’Iglio Le donne al fischietto hanno fatto il loro ingresso nella massima serie calcistica italiana e una di loro é arrivata ai Mondiali in Qatar. Stephanie Frappart, francese, é l’arbitro donna di riferimento nel calcio. In Germania-Costa Rica, partita dei Mondiali in Qatar, è diventata la prima donna ad arbitrare in una Coppa del Mondo maschile. Inoltre lo scorso anno ha diretto quattro partite di Ligue 1, una di Europa League e una di Nations League. Maria Sole Ferrieri Caputi é stata la prima donna ad arbitrare nella Serie A di calcio. Ha diretto la sfida nell’ Ottobre 2022 tra Sassuolo e Salernitana, che ha visto vincitrice la squadra diretta da Alessio Dionisi. La stessa Maria Sole in un’intervista ha dichiarato di voler lasciare la grammatica italiana fuori dalle questioni di genere, ritenendo che non sarebbe di certo il cambio di una vocale a rimediare allo squilibrio esistente nell’accesso alle professioni. L’esigenza di sottolineare che una carica professionale sia rivestita da una donna – a suo avviso – non farebbe altro che rimarcare l’assenza di parità. Parità che potrà dirsi effettivamente raggiunta solo quando notizie del genere, come quella di una direzione di gara al femminile, non faranno più scalpore nell’opinione pubblica. Facendo un tuffo nel passato possiamo dire che prima era impensabile per una donna poter diventare arbitro, proprio come in molti ambiti lavorativi in cui la loro figura viene messa al di sotto di quella dell’uomo. Oggi la donna riesce ad emergere maggiormente rispetto al passato, seppur con qualche difficoltà. Infatti vi sono alcuni ambienti in cui la donna arbitro non è ben vista e considerata incapace di poter arbitrare una partita di calcio. Tutto ciò é inaccettabile, perché la donna ha una formazione atletica e tecnica alla pari degli uomini e non deve essere considerata inferiore, perché ha tutte le carte in regola per poter arbitrare come un uomo. Inoltre é fondamentale ricordare che il calcio è di tutti e di chi lo ama, non é necessario fare discriminazioni di genere.