di Michelangelo Suma, Classe 3^ AE . – Lo scorso 30 aprile 2022 a Milano è venuto a mancare all’etá di 55 anni Mino Raiola, all’anagrafe Carmine Raiola. Il procuratore sportivo Italo-olandese infatti ha lottato come un leone contro una patologia polmonare, che lo aveva afflitto da diversi mesi, poiché era stato ricoverato già in gravi condizioni presso l’Ospedale San Raffaele di Milano. Era nato il 4 novembre 1967 a Nocera Inferiore in provincia di Salerno. Da piccolissimo, e cioè a meno di un anno di vita, tutta la sua famiglia si trasferì ad Haarlem, centro e porto commerciale molto importante dei Paesi Bassi distante pochi chilometri da Amsterdam. In quella città, il padre dopo essere stato un meccanico, aprì un’attività di ristorazione così Mino iniziò a lavorare come cameriere ed impiegato. Dopo aver conseguito la maturità classica si iscrisse alla facoltà di Giurisprudenza. Per la sua spiccata versatilità ad apprendere le lingue imparò: l’italiano, il tedesco, l’inglese, il francese, il portoghese e l’olandese. Avendo una grande passione verso il calcio incominciò a giocare nelle giovanili dell’Haarlem, ma smise all’età di diciotto anni. Dopo aver iniziato l’attività imprenditoriale, diventò direttore sportivo dell’Haarlem e successivamente rappresentante all’estero dei giocatori olandesi, riuscendo nel 1992 a portare Bryan Roy al Foggia, mentre nel 1993 intervienne come mediatore nella trattativa che portò Dennis Bergkamp e Wim Jonk dall’Ajax all’Inter. Quello fu solo l’inizio di una carriera brillante, nella quale divenne agente di calciatori come Haland, Ibrahimovic, Balotelli, Pogba, Verratti e tanti altri. La sua scomparsa lascia il mondo calcistico in un grande e pesante vuoto poiché non c’è più uno dei più temuti e competenti agenti di tutta la storia del calcio.