//La mia storia di Five Nights at Freddy’s

La mia storia di Five Nights at Freddy’s

di | 2024-01-05T07:35:17+01:00 5-1-2024 7:35|Alboscuole|0 Commenti
di Giulia De Martin, Classe  3^ B. –   Iniziò tutto nel lontano 1992 in una pizzeria dal nome Freddy’s: una Fazbear Pizza, dove i bambini si divertivano a guardare gli animatronic ballare, cantare e suonare i loro strumenti musicali. In tutto erano una band di quattro componenti: Freddy, un orso marrone con un microfono in mano, Bonnie: un coniglio violaceo che suonava la chitarra, Chica: un pollo giallo con in mano un cup-kake che faceva da seconda cantante e Foxy: una volpe rossa vestita da pirata che intratteneva i bambini ballando. Però la cosa che nessuno sapeva è che non erano solo quattro… ma ce ne era un quinto nascosto alla gente per colpa di un problema ai circuiti delle gambe che gli impediva di alzarsi. È il 26 giugno del 1985 e dei bambini di nome: Susie, Gabriel, Jeremy, Fritz e Cassidy decidono di andare a mangiare una pizza nella pizzeria e da quel giorno non se ne vide più la minima traccia di loro. – “???: Hey ciao per caso hai visto una bambina bassa e bionda?” – “…: No, mi dispiace!” – “???: ah. Okay grazie comunque … arrivederci!” – “… :Arrivederci e le auguro buona fortuna!” – “???: grazie, anche a lei”. – Ormai era passata una settimana e le cose si facevano sempre più strane nella pizzeria Freddy Fazbear, a quanto pare gli animatronic iniziavano a comportarsi in modo strano. Cinque ragazzini erano scomparsi, le guardie che venivano la sera per lavorare e poi scomparivano nel nulla e si diceva che dai robot a volte scendeva del sangue. Una sera nella pizzeria venne a lavorare un nuovo guardiano notturno di nome Alfred. Questi aveva lavorato in molti posti, ma appena entrato nella Pizzeria capì che questa era davvero diversa. Il giorno dopo si licenziò raccontando tutto e denunciando la pizzeria, purtroppo nessuno gli credette e tutti continuarono a far finta di niente. – “tok tok” – “…: Chi è?” – “ ??? :Salve sono Jessy Cartlon e sono qui per il lavoro”. – “ …:Ah, si certo mi scusi non mi ricordavo che dovesse venire oggi, mi scusi.” – Jessy: ”Si si, stia tranquillo anche io sono un po’ cosi.” – “…:Ah, si accomodi pure: prego prego.” – Jessy: “La ringrazio!”. – Jessy: “Comunque pensandoci bene è vero non avevo preso appuntamento!” – Jessy: “Haha, allora me ne vado. Scusi il disturbo!” – “…: Stia tranquilla resti pure intanto mi stavo pure annoiando.” – “…:Beh, sa, oggi è una giornata vuota” – Jessy: “ Beh almeno so che l’ho trovata in una giornata libera”. – “…: Beh, sono libero sempre hahaha”. – Jessy: “Hahaha” – * 1 h dopo * – – Jessy: “Lei è davvero divertente sa???” – “ …:Hahaha, me lo dicono in molti”. – Jessy: “Beh, in realtà io adesso dovrei proprio andare “. – “ …:Oh, non può rimanere nemmeno per l’ora del tè?” – Jessy: “Vorrei…ma purtroppo ho un  impegno”. – Jessy: “ Ah comunque ero qui per chiederle se potevo fare un articolo per il giornale su di lei e la sua pizzeria.” – “ …:Certo! Faccia pure mi farebbe molto piacere sa? – Jessy: “Okay, allora metta una firma qua e qua.” – *firma* – Jessy: “Grazie mille, arrivederci!” – “…:Arrivederci! Spero di divederla presto!”.    Continua presto…