Il Natale è una di quelle feste che non vedi l’ora che cominci e, quando la vivi, non vedi l’ora che finisca. È una ricorrenza nata per festeggiare la nascita di Gesù, anche se adesso è considerata prevalentemente una festa in cui si scambiano doni e in cui si è tutti più buoni. Questa definizione può essere confermata dal fatto che molte persone, anche se non credono in Gesù, festeggiano il Natale, perciò si può dire che il Natale alberghi dentro ognuno di noi. Se si pensa al Natale dal punto di vista delle luci, si pensa subito alle luminarie che danno alle città un aspetto festoso e caratteristico del periodo invernale. Si possono trovare luci in tutte le città ma anche in ogni casa, perché è usanza addobbare le abitazioni con luminarie, presepi e alberi di Natale decorati con palline o nastri colorati. In tutto il mondo, e in ogni Pese, ci sono tradizioni e usanze diverse. In Gran Bretagna il Natale è una festività molto attesa e sentita. Come in Italia, il 25 dicembre è la festa dei bambini. Nel Regno Unito lo si attende a partire da novembre, quando i bambini scrivono la celebre letterina in cui elencano i regali che vorrebbero trovare sotto l’albero. A depositare i pacchettini sotto l’albero sarà Father Christmas, ovvero Babbo Natale, accompagnato dalla renna Rudolph. Per ringraziarlo della sua generosità i bambini inglesi sono soliti a lasciargli un po’ di latte e un mince pie, un tipico dolce inglese. Anche in Germania si prepara la grande ricorrenza durante i mesi che precedono il giorno di Natale. Qui, come in Gran Bretagna, lo spirito natalizio si fa sentire già dalla fine del mese di novembre, quando nelle piazze e nelle strade di ogni città del Paese iniziano ad essere allestiti i primi mercatini del Natale. Quasi tutti i prodotti esposti sono frutto dell’artigianato locale. Si possono trovare candele, giocattoli, palline per l’albero e anche prodotti gastronomici. Secondo la tradizione germanica il vero e proprio Natale inizia il 6 dicembre, nella giornata di Nikolaustag. La leggenda narra che durante la notte del 5 Dicembre, i bambini si preparano all’arrivo di st.Nikolaus lasciando le proprie scarpe sul davanzale o fuori dal portone di casa. Durante la notte San Nicola si aggira per le case, tenendo in mano un libro sul quale ha annotato il comportamento di ogni bimbo e portando in spalla un sacco pieno di caramelle e ramoscelli di legno. I bimbi buoni troveranno nelle loro scarpe dei dolci, mentre quelli monelli solo dei ramoscelli. Il periodo natalizio è però abbastanza sentito anche dalla popolazione giapponese, seppur in modo differente rispetto all’occidente. Il 24 dicembre si celebra la festa per gli innamorati e per le famiglie con bambini piccoli. Le coppie vanno a cena fuori, appositamente per mangiare pollo fritto e la famosa Christmas Cake, ossia una semplice torta di pan di spagna con panna montata, decorata con fragole e immagini di Babbo Natale. In Africa centrale il Natale coincide spesso con la fine della raccolta del cacao, ed i lavoratori delle piantagioni hanno la possibilità di tornare dalle famiglie per festeggiare. In Nigeria, nei giorni precedenti al Natale, le ragazze visitano le case della zona ballando e cantando accompagnandosi con i tamburi. Dal 25 in avanti sono gli uomini ad esibirsi con i volti coperti da maschere di legno.