La foresta di Białowieża è un’antica foresta vergine situata tra la Bielorussia e la Polonia, 70 chilometri a nord di Brėst. Essa è un’istantanea vivente di come era il nostro continente prima che l’uomo lo coltivasse, ci costruisse, lo modellasse per i suoi bisogni.
La foresta di Białowieża rappresenta un patrimonio unico per tutta Europa, e con essa ne condivide anche le minacce: muri e recinzioni, sfruttamento, politiche un tempo gloriose ma oggi sull’orlo del fallimento.
Essa rappresenta quel che resta dell’immensa foresta che migliaia di anni fa si estendeva su tutta l’Europa.
Questo sito appartiene al Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO e Riserva della biosfera si trova nella Bielorussia sud-occidentale, per quanto riguarda la parte bielorussa; a 190 chilometri a nord di Varsavia per quanto riguarda la parte polacca.
Sul territorio polacco essa è protetta anche come parco nazionale e si estende su circa 100 chilometri quadrati. Sul territorio bielorusso invece la riserva della biosfera copre circa 1.771 chilometri quadrati.
Il parco nazionale e il Patrimonio dell’umanità vero e proprio si estendono per 876 km². Il confine che divide i due stati corre attraverso la foresta e, ad oggi, è chiuso sia per i grandi animali che per i turisti.
La foresta per secoli fu riserva di caccia dei re polacchi, per poi passare, alla metà dell’Ottocento, agli zar russi. Proprio il fatto di essere stata a lungo una riserva “privata” (e dunque inaccessibile alla caccia di massa) ha permesso la sua conservazione quasi intatta: l’ambiente ecologico che ora si trova ristretto nei confini di Białowieża ricopriva centinaia di anni fa quasi tutta l’Europa centro-orientale.
Qui si possono trovare aghifogli per il 70/75 % e per il 20% ontani e betulle .
Riguardo la fauna, vi sono gli ultimi esemplari di bisonte europeo .
V. Del Viscio- R. Fabiano 2^I