//“La fede può essere ancora una priorità per i giovani?”: importante Debate al “NIFO” con due giudici dell’ “Università Cattolica” di Milano

“La fede può essere ancora una priorità per i giovani?”: importante Debate al “NIFO” con due giudici dell’ “Università Cattolica” di Milano

di | 2024-05-31T22:05:25+02:00 29-5-2024 23:58|Alboscuole|0 Commenti

MARINA GALLUCCI – Martedì 28 maggio 2024 l’Istituto Superiore “Agostino Nifo” di Sessa Aurunca (CE), guidato dal Dirigente Scolastico Prof. Giovanni Battista Abbate, in collaborazione con l’ “Associazione Amici dell’Università Cattolica di Milano”, ha organizzato un Debate tra studenti sul tema: “La fede può essere ancora una priorità per i giovani?”. L’iniziativa rientra tra le 100 che l’Istituto Toniolo sta organizzando in tutta Italia per celebrare il centenario della “Giornata per l’Università Cattolica”, la cui istituzione si deve alla ferma volontà della cofondatrice Beata Armida Barelli, la quale nel 1924 chiese al Papa di introdurla in tutte le Diocesi Italiane per celebrare la centralità dell’Ateneo Cattolico più grande d’Italia e d’Europa. Il Debate si è svolto presso la biblioteca “Luigi Izzo” del Liceo Classico ed è stato seguito, oltre che in presenza da studenti e insegnanti interni, anche in videoconferenza da docenti di varie scuole di tutto il territorio nazionale. Otto allieve del Liceo Classico “Nifo”, guidate nella preparazione dalle coach (insegnanti esperte nella tecnica del Debate) Prof.ssa Maria De Angelis e Prof.ssa Lucia Galdieri,  schierandosi in due squadre hanno argomentato e dibattuto rispettivamente a favore e contro il quesito proposto. La squadra del “pro” era costituita dalle studentesse Mariangela Mirante, Luana Ricciardone e Francesca Voso, in veste di debater, e Giuliana Sanfelice di Monteforte, in veste di portavoce, mentre la squadra “contro” era costituita dalle compagne Miriam Calcagno, Chiara Grimaldi e Arianna Viperino, in veste di debater, con il supporto di Wanda Calzetta, in veste di portavoce; il ruolo di cronometrista è stato svolto dall’allievo Francesco Russo. Giudici del Debate sono state, da remoto, la Prof.ssa Rita Bichi, già docente ordinario di Sociologia generale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, e la Dott.ssa Paola Bignardi, pedagogista e pubblicista, già presidente nazionale dell’Azione Cattolica e coordinatrice dell’Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo. Le studiose hanno seguito con attenzione il dibattito e poi hanno congedato temporaneamente le due squadre per formulare il proprio giudizio individuale, prendendo in considerazione contenuto, stile e strategia degli interventi, secondo la scheda-giudice loro fornita. Entrambe hanno dichiarato di aver apprezzato molto la pertinenza delle fonti citate, la vastità e la padronanza delle informazioni, la ricchezza culturale, la familiarità con il pensiero e la passione nel trattare il tema del rapporto tra i giovani e la fede e hanno conferito la valutazione massima a ciascuna squadra. Fatte rientrare le protagoniste del Debate, la Prof.ssa Bichi e la Dott.ssa Bignardi hanno porto alle allieve vivi complimenti per le loro performance insieme al consiglio di “Non smettere mai di pensare”. L’incontro si è concluso con il caloroso ringraziamento alle insigni giudici da parte del Preside, Prof. Abbate, Delegato dell’Università Cattolica per la diocesi di Sessa Aurunca, il quale non solo ha sottolineato che lo studio dei segreti del Debate, inteso come metodologia didattica che consente di sviluppare abilità analitiche, critiche, argomentative e comunicative, sia verbali sia non verbali, in un’ottica di educazione alla cittadinanza democratica e partecipativa, è uno dei capisaldi dell’attuale offerta formativa del “NIFO” (il quale nel 2021 è diventato “scuola polo regionale per il Debate” e collabora con INDIRE ad “Avanguardie Educative”, il movimento di trasformazione del modello organizzativo e didattico della scuola, ndr), ma ha anche e soprattutto evidenziato quanto sia “importante per i giovani creare nella scuola occasioni di ascolto come questa affinché possano instaurare un dialogo con gli adulti e non sentirsi soli nel cammino verso il futuro”.