//LA DIVERSITÀ È LA PARTE PIÙ BELLA DEL NOSTRO MONDO di Valentina Pani 2B (Linguistico-spagnolo)

LA DIVERSITÀ È LA PARTE PIÙ BELLA DEL NOSTRO MONDO di Valentina Pani 2B (Linguistico-spagnolo)

di | 2022-11-26T08:02:34+01:00 26-11-2022 7:59|Alboscuole|0 Commenti
Emily Dickinson era la più nota poetessa americana del 1800 che, tutt’oggi, continua a fare scalpore con le sue opere che ruotano, quasi in modo ossessivo, intorno a temi odierni. Una delle opere che ha destato una maggiore attenzione sui lettori fu “Much Madness” tradotta come “Molta follia”. Molta follia è saggezza divina per chi è in grado di capire Molta saggezza pura follia ma è la maggioranza in questo, in tutto, che prevale Conformati: sarai sano di mente Obietta: sarai pazzo da legare immediatamente pericoloso e presto incatenato. Con questa poesia si va a definire il concetto della diversità, tutt’oggi parte di tante argomentazioni, e del non venire accettati per il grande valore che conserva nel proprio cuore e che troppo spesso viene incompreso dalla massa. A volte il giudizio altrui condiziona tanto la libertà di espressione individuale, e non perché non sia possibile ottenere quest’ultima, ma perché è molto difficile continuare a far parte della massa comune. Le parole hanno un costo più alto di quel che si possa pensare, è ciò che ci vuol fare capire Emily Dickinson. Nulla è mai sbagliato, ma il pensiero più frequente sarà sempre quello che vincerà. Il ciottolo che si fa strada tra mille incavi difficilmente non verrà intrappolato da quest’ultimi, nonostante il suo incessante rotolare. E quando si è un ciottolo in piena corsa, si viene calpestati e intrappolati nel pensiero comune. La realtà è troppo pericolosa per un qualcosa considerato così mediocre, ma è anche nascosta poiché coperta dallo stesso spazio occupato da identiche forme di vita. La forza e il coraggio di affrontarla è tutta celata nel singolo individuo che, purtroppo, una volta scelta la strada, non è solo un “singolo individuo” come ad indicare la sua persona, ma un “singolo” all’interno di un vasto gruppo. Ed una volta che ci si scaglia contro la diversità se ne diventa un tutt’uno, una stranezza, un’altra forma di vita. E ciò è temuto, perché ciò che non si conosce è sempre l’elemento che porta al cambiamento, che a volte può costare tanto anche se a fin di bene. Ma la verità è che il diverso è ciò che costituisce l’uguale, senza di esso non si arriverebbe ad un risultato e non esisterebbe qualcosa costituito in maniera concreta. Il diverso è l’espressione più libera del cuore, dell’io, dei lati più nascosti di un individuo, accentua e rafforza i sentimenti, ne permette la vera comprensione e connessione. Comporta la visione terrena sotto altri punti di vista, aiuta ad individuare schemi di ordinaria bellezza in una realtà quotidiana, perché permette di vedere oltre quest’ultima. Il diverso permette di valorizzare i più piccoli elementi costituenti la vita di ogni uomo. La diversità è una fonte importante per poter spiegare le ali in cielo, essere liberi e poter riconoscere lei stessa. E la più comune degli elementi, ma anche la più rara, ed è per questo che deve essere trattata come elemento comune, ma valorizzata come tale. Non ci sarà sempre qualcuno parte della stessa sostanza, ma ci sarà sempre la goccia d’olio in un lago d’acqua. Questo è quanto con i suoi mirabili versi descrisse Emily Dickinson, lei stessa goccia d’olio all’interno di un immenso oceano.