La cultura è libertà!
«Pasquale vieni un attimo!». Ho da poco finito di pranzare e sto dedicando il mio tempo quotidiano alla Xbox… La voce di mio padre che mi invita a raggiungerlo in soggiorno, un po’ mi scoccia e penso che vorrà sapere? Della mia giornata scolastica? Dei miei programmi pomeridiani?
Lo raggiungo un po’ annoiato e un po’ distratto. Mio padre mi invita ad ascoltare quello che stanno trasmettendo in TV: «La strage di Piazza Fontana è stata una tragedia…».
Sulle prime, confesso, non è un argomento che attira la mia attenzione, ma c’è sullo schermo l’immagine di una persona anziana, capelli bianchi ed aria serena… Chi è? Mi sforzo di ricordare, ma sì! È il nostro Presidente: è Mattarella!
L’argomento è una strage di 50 anni fa e inizio a pensare che 50 anni fa sono nati i miei genitori. La mia mente inizia a vagare e penso alle tante guerre descritte nei libri di storia, alle tante vite perse per tanti inutili “perché”!
«Il 12 dicembre 1969, la strage di Piazza Fontana a Milano, in un grigio pomeriggio, presso una banca, un attentato in cui a perdere la vita è la gente comune, ignara, presa dalla quotidianità […] non erano in guerra quelle persone […] quella gente non aveva offeso nessuno! Allora perché?».
Io penso ai miei genitori che erano dei neonati, ai miei nonni che li cullavano e nel frattempo seguivano le notizie di cronaca… resto per un attimo quasi sconvolto, mi viene un senso di tristezza e di rabbia, mi chiedo “perché”… Perché mamma? Perché papà? Quelle persone non erano in guerra!
Mi rendo conto che la mia poca esperienza e le mie esigue conoscenze non mi consentono di rispondere in autonomia alla domanda e poi, preso dalla rabbia, mi dico con una certa presunzione che nessuna risposta mi soddisferebbe, nemmeno quella che mi danno i miei genitori mi basta.
Loro mi spiegano che in quegli anni c’era il terrorismo, correnti di stampo fascista, che erano principalmente anticomunista… fenomeni che… bla bla bla…
Mi sento un po’ confuso, ma una cosa l’ho capita molto bene, anche se forse poco ha a che fare con le guerre, le stragi sono dettate dall’odio e dall’ignoranza; quindi, bisogna imparare dal passato, bisogna istruirsi con sensibilità e costruire le giuste conoscenze, perché sono le uniche cose che ci rendono liberi!!!
Cicalese Pasquale
Classe 3° sez. E