Malnutriti, assetati, abbandonati a loro stessi e in condizioni disumane: così sono stati ritrovati, il 3 novembre 2018, decine di cavalli nella Valle Lepri, nel ferrarese. Erano circa settanta, equini di razza “Camargue” appartenenti ad un allevamento in fallimento, che ha preso la decisione di lasciarli allo stato brado in una valle del Delta del Po, vicino ad Ostellato. Una scelta irresponsabile, questa: i cavalli, abituati a foraggiarsi all’interno del maneggio, non hanno saputo procurarsi acqua e cibo; infatti almeno la metà della mandria non è riuscita a superare l’abbandono. Il problema principale per i cavalli allo stato brado, dicono gli esperti, è abbeverarsi, poichè l’unica fonte disponibile sono i canali. Purtroppo, non tutti gli esemplari riescono a risalire dai corsi d’acqua, soprattutto anziani e puledri, a causa delle sponde in cemento che sono scivolose. Una strage, pensano volontari e amanti della razza equina; oltre 30 cavalli non ce l’hanno fatta, non hanno retto la crudeltà umana, che spesso si riversa su animali indifesi. Numerose sono state le corse contro il tempo per cercare di salvare gli ultimi esemplari rimasti. I volontari della Leal (lega antivivisezionista) si stanno impegnando a costruire un rifugio che possa proteggere, sia i cavalli, sia il fieno necessario per nutrirli e si sta pensando a un modo differente per abbeverarli, per evitare che rischino di morire annegati nei canali. “Bisogna portarli via” sono le parole di tante persone che sperano così di poter aiutare l’ultima trentina di cavalli rimasti. Nonostante tutto, questa resta una situazione da valutare attentamente, si spera solo che i poveri animali lottino con tutte le loro forze, come stanno facendo i volontari.
Martina Fantini