All'inizio dei tempi nulla esisteva se non una sostanza gelatinosa, grigia
scura, che fluttuava nel nulla. All'improvviso uscì una mano, poi un
braccio, un altro braccio, la testa e alla fine tutto il corpo. Questa creatura
si chiamava Gigas ed era enorme.
Piccoli pezzi di sostanza schizzarono in alto, si unirono e formarono una
palla che si infuocò , dando vita al Sole. Gigas si guardò intorno e decise
che questo doveva essere la luce per il giorno, ma volle creare anche una
luce per la notte. Così stacco un pezzo di sole e lo lanciò: era la Luna.
Mentre lo faceva, pezzetti luminosi si sparsero nel cielo e nacquero le
stelle.
C'era ancora molta gelatina e Gigas pensò che dentro ci fosse un altro
gigante che potesse fargli compagnia, così inizio a staccarne grandi pezzi,
ma questi si indurivano. Lui deluso li lanciò in alto: cosi creò i pianeti.
Anche l’ultimo pezzo di gelatina rimasto si indurì diventando la Terra, e
Gigas cominciò a piangere perché si sentiva solo. Le sue lacrime
diventarono corsi d’acqua e mari, che dividevano i continenti.
Decise allora di farsi da solo gli amici e con alcuni pezzettini presi dalla
Terra modellò delle forme simili a lui che presero vita ed iniziarono a
venerarlo.
Gigas poi prese i pezzi minuscoli di gelatina rimasti nelle sue mani e li
lanciò: essi penetrarono nel terreno come semi e in poco tempo nacquero
alberi, cespugli, fiori e dopo un po' anche frutta e verdura.
Gigas, soddisfatto, si riposò e gli uomini vissero tranquilli sulla terra.
Letizia P. I E