//La Chiave segreta della poesia del ‘900

La Chiave segreta della poesia del ‘900

di | 2024-02-04T19:30:28+01:00 4-2-2024 19:30|Alboscuole|0 Commenti
di Alessia Ficociello -5C^ –
Venerdì 12 gennaio 2024, nei pressi del Cinema Corso Seccareccia, c’è stato il Convegno del professore Lauretano dal titolo La Chiave segreta della poesia del ‘900.
In quest’occasione così importante il professore ha parlato di grandi poeti: Giovanni Pascoli, Giuseppe Ungaretti, Eugenio Montale e Umberto Saba.
Ungaretti dalla consapevolezza della precarietà della condizione umana fece nascere una poesia fatta di immagini “veloci”; infatti, come ci fa notare Lauretano, la punteggiatura ne “I Fiumi” è completamente assente ed è formata da tanti versi, ma brevi.
Le parole sono estremamente realistiche, ciò che non accade con Baudelaire, le cui parole sono estremamente intime.
Il professore mette in evidenza come l’autore ne I fiumi associasse la sua vita a 4 corsi d’acqua diversi:
– il Serchio rappresenta le sue origini;
– il Nilo, invece, parla dell’infanzia;
– la Senna rappresenta Parigi, la città dove Ungaretti ha studiato e ha compreso che
  sarebbe diventato poeta;
– l’Isonzo, infine, riporta al presente e il poeta, pur se in guerra, riesce, immergendovisi,
  a vivere un attimo di felicità.
Anche D’annunzio si rifà al tempo; infatti in “La Sabbia del tempo” parla della clessidra; egli voleva dare l’idea del tempo che passa, della nostalgia del passato, ma anche esporre la ciclicità del rapporto vita/morte.
La poesia di Saba, invece, era caratterizzata da sincerità e dalla rappresentazione della realtà quotidiana.
Lauretano ci fa osservare le caratteristiche che contraddistinguono la poesia del ‘900.
Si può notare, quindi, come il poeta del ‘900 si propone di indebolire gli schemi tradizionali e di apportare innovazioni, come l’adozione del verso libero, espressione più completa dell’individualismo e del bisogno di libertà di questo periodo.
Lauretano conclude così:” La vita è una promessa”, cioè noi dobbiamo essere consapevoli che la vita che ci aspetta sarà travagliata, ma non dobbiamo perderci d’animo poiché c’è qualcuno che ci ascolta e che vuole la nostra felicità.
Questo incontro è stato molto importante soprattuto per noi ragazzi del quinto anno, poiché sarà utile per concludere il nostro ciclo scolastico nel migliore dei modi.
Anche se abbiamo già avuto modo di incontrare il professore Lauretano in altre occasioni, quest’ultima ci ha arricchiti ancora di più, poiché ciò che stiamo studiando in quest’ultimo anno corrisponde proprio a questo periodo.