a cura delle classi quarte, plesso “Patrono d’Italia”-
Un pomeriggio d’inverno io e alcuni miei amici ci siamo incontrati a casa mia per giocare. Mentre stavo organizzando i giochi nella mia cameretta, ho sentito alcuni di loro gridare. Mi sono preoccupato e li ho raggiunti di corsa. Ho aperto la porta e… sparsi per la stanza c’erano tantissimi giocattoli che avevano preso vita e correvano minacciosi verso di noi. Terrorizzati siamo scappati in bagno ma quando siamo entrati abbiamo visto un ragno gigante che pendeva dal soffitto. Aveva sei grandi occhi rosso fuoco, delle enormi zampe pelose e una bocca smisurata dalla quale usciva un liquido giallognolo e appiccicoso. Presi dal panico abbiamo iniziato a correre verso la porta principale per uscire di casa, ma ad attenderci c’erano due grandi statue che ci fissavano. Una di esse teneva in mano un’enorme ascia. Siamo rimasti quasi pietrificati per lo spavento e, come se non bastasse, le statue hanno preso vita: una veniva verso di noi e cercava in tutti i modi di colpirci con l’ascia, mentre l’altra cercava di bloccare il passaggio per non farci scappare. Così ci siamo fatti coraggio e, con una forte spinta, le abbiamo fatte cadere. Abbiamo cercato allora di aprire la porta, ma era chiusa con un catenaccio. Non avevamo via di scampo, eravamo intrappolati! Non sapevamo cosa fare, così ci siamo guardati intorno con la speranza di trovare una via di fuga. Eravamo troppo spaventati!!! Allora abbiamo iniziato a gridare a squarciagola, sperando che qualcuno ci sentisse ma ad un certo punto ho sentito una mano che mi accarezzava la testa e la voce della mamma che mi diceva: -Stai tranquillo, hai fatto un brutto sogno.