a cura di Edoardo Italiano – classe III/E – scuola secondaria di I grado –
“Vivere rispettando il pianeta e gli animali è un dovere di tutti noi”: questo è il principale messaggio che l’associazione AIESEC ci ha consegnato nel primo incontro online, dove molti giovani, che fanno parte di diverse associazioni ambientaliste, ci hanno illustrato i moltissimi problemi che ha la Terra e le possibili soluzioni per combatterli.
Nell’ultimo secolo, la Terra ha subito drastici cambiamenti, basti pensare allo scioglimento delle calotte polari e al surriscaldamento globale, e gran parte di essi è stato causato dall’uomo che, antropizzando il pianeta, ha distrutto moltissime foreste e inquinato quasi tutti i mari esistenti, causando la morte di moltissime specie che vi abitavano.
Secondo me, è essenziale che tutti noi viviamo la nostra breve vita senza distruggere il nostro habitat e quello di altre specie terrestri, e questo si può fare anche con piccoli gesti, come fare in modo giusto la raccolta differenziata, non comprare certi tipi di alimenti che, per essere prodotti, danneggiano irreparabilmente l’ambiente, come la carne rossa animale: infatti, per esempio, per produrre 1 kg di carne bovina servono circa 15 mila litri di acqua dolce! Inoltre, certi animali, come le mucche, durante la loro vita, contribuiscono ad inquinare, ma ovviamente nella totale inconsapevolezza: per esempio, le feci di molti animali, come i bovini, contengono molto metano in forma gassosa, e questo è la causa del 15% dell’inquinamento della Terra! Incredibile!
Certe aree del pianeta sono sfruttate in modo intensivo dall’uomo che, per creare nuovi spazi coltivabili o nuovi allevamenti, si dimentica che al loro interno vivono moltissimi animali, causandone la morte. Molte di queste si trovano in America Latina, come in Brasile e in Argentina, dove è presente la foresta Amazzonica, che trasforma in ossigeno gran parte della CO2 prodotta dall’uomo sulla terra. Essendo molto fertili, sono molto utilizzate per la produzione di soia, per l’estrazione del legname e per praticare l’allevamento intensivo di animali, ma anche per la produzione del biodiesel, il cui sottosuolo è ricchissimo.
Anche i mari sono molto utilizzati dall’attività urbana, per esempio per l’allevamento intensivo di pesce o di molluschi, per l’estrazione del petrolio e molto altro ancora!
Essi hanno subito importanti cambiamenti dopo l’aumento del riscaldamento globale e l’eccessivo utilizzo della plastica, la cui gran parte finisce in mare e viene mangiata dalla fauna marina, per poi passare nel nostro stomaco!
Concludendo, penso sia fondamentale fare la raccolta differenziata e riciclare, che sono essenziali a combattere l’inquinamento, e mettere in atto altre azioni che riescano, anche indirettamente, a preservare la vita animale presente nel nostro pianeta.
Un altro incontro online al quale ho assistito è stata la scopertura delle targhe nel “giardino dei giusti” di Milano. I “giusti” sono delle persone che si sono distinte per aver combattuto contro un nemico comune: l’Indifferenza! Quest’anno, essi sono stati: Liu Xiaobo e Liu Xia, che hanno combattuto per avere un governo democratico in Cina; Carlo Urbani, che scoprì la malattia Sars nel 2003 e Ruth Bader Ginzburg, che fu una giudice della Corte Suprema americana, e combattè molto per affermare l’uguaglianza tra i generi, negli Stati Uniti d’America.
Ricordarli è molto importante perché loro, in varie modalità, hanno cambiato il mondo in senso positivo: alcuni hanno combattuto per la conquista dei diritti umani, altri per salvare gli Ebrei nella persecuzione antisemita durante la Seconda Guerra Mondiale…
Mi ha colpito molto la storia di Ruth Beder Ginzburg, una donna vissuta negli anni ’50, molto impegnata per l’uguaglianza dei generi in America, seconda donna a far parte della Corte Suprema nella sua nazione, dopo Sandra O’Connor. Ha combattuto sempre per i diritti per le donne fino alla sua morte, e ha sostenuto moltissimi movimenti femministi, come lo è il recente “Mee too”.
Anche le azioni di Carlo Urbani mi hanno emozionato: egli, pur essendo stato un medico missionario, è riuscito anche a stare molto con la sua famiglia, mettendo in atto valori i cristiani in cui credeva, come ha testimoniato suo figlio Luca. Egli voleva a tutti costi che le aziende farmaceutiche producessero medicinali per tutte le persone del mondo, soprattutto per l’Africa, di cui diceva: “lì si muore anche di una semplice dissenteria, che da noi può essere sconfitta solo con pochi spiccioli.”
Essi sono solo una piccola parte dei “giusti” che hanno contribuito a cambiare il mondo, e sta a noi ricordare sempre che le loro opere hanno reso il mondo un posto migliore.