//UN TESORO PAESAGGISTICO

UN TESORO PAESAGGISTICO

di | 2022-03-01T15:29:54+01:00 1-3-2022 15:26|Alboscuole|0 Commenti
La Riserva Naturale di Onferno , situata  nel comune di Gemmano in Provincia di Rimini, è  un ambiente paesaggistico unico, costituito da  un complesso carsico. Le Grotte, scavate dalle acque di un torrente sotterraneo, sono considerate tra le più importanti d’Italia per la loro peculiarità.  Hanno uno sviluppo di 400 mt con un dislivello di 64 mt e la loro prima esplorazione avvenne nel 1916 da Lodovico Quarina. La caratteristica principale di queste grotte è la presenza di numerosi  pipistrelli. Ospitano infatti la più importante colonia della regione, oltre 8000 individui, con ben sette specie diverse. In particolare il miniottero che è considerato a rischio di estinzione in tutta Europa. Il suo aspetto è caratterizzato  da un muso molto corto, con fronte bombata, orecchie piccole, pelo corto e vellutato. Poiché la temperatura delle grotte rimane costante sia in inverno che  in estate intorno ai 15°, piante tipiche di altitudini superiori, come il tiglio selvatico, l’olmo montano, il bucaneve, riescono ad adattarsi al microclima della Riserva Naturale di Onferno.  Oltre alle grotte, la Riserva (130 ettari), istituita nel 1991, tutela anche altri ambienti del composito paesaggio della bella valle del Conca  come ad esempio le pareti arenacee della Ripa della Morte, alcuni boschi e i vicini calanchi. La fauna  è quella tipica delle colline tra  la  Romagna e  il Montefeltro: caprioli, cinghiali, volpi, istrici, scoiattoli, donnole…. Un tempo il nome della località era “Inferno” (dal latino castrum  infernum: castello inferiore) e solo agli inizi dell’Ottocento venne mutato in Onferno dal vescovo di Rimini. Alcuni ruderi conservano il nome antico “ La Fornace” e in un vano scavato alla base della rupe sono ancora visibili i resti di un antico impianto per la produzione di gesso cotto. In questo luogo fantastico storia, cultura e natura vivono in stretta sinergia. Un tesoro paesaggistico da scoprire! di Flora Cagnoli Classe II A