//#iostudioacasa: esperienze e riflessioni degli studenti del “Gallo” (7)

#iostudioacasa: esperienze e riflessioni degli studenti del “Gallo” (7)

di | 2020-03-30T18:10:21+02:00 30-3-2020 18:10|Alboscuole|0 Commenti
Noi giovani non capiamo quanto è importante una persona per noi fin quando non la perdiamo e crediamo che lei sia sempre lì ma purtroppo non è così. Quanto è forte l’amore di un nonno? Tanto, ma non ce ne rendiamo conto fin quando non possiamo più averlo; e quando li perdiamo ci sentiamo vuoti come se ci mancasse qualcosa. I nonni ci amano più di tutti, si preoccupano più di tutti perché saranno i primi ad andarsene. Anche se molto spesso preferiamo uscire con i nostri amici anziché restare a casa con i nostri nonni, tra nonni e nipoti si crea un legame speciale. I nonni ci aiutano a crescere e confrontarci con la vita, ci regalano allegria e ci ispirano fiducia. Purtroppo è vero, tutti vogliono apparire, questa è l’era dell’apparizione, c’è una competizione al chi è il migliore….tutto questo ostentare a cosa ci serve?? È tutto un apparire, fare lo scatto migliore da postare, raggiungere il maggior numero di like….sono tutti numeri che oggi riteniamo importanti ma crescendo capiamo che non sono poi così importanti. Oggi abbiamo tutto senza sacrifici e questo ci rende incapaci di superare ostacoli e di impegnarci per superare un obbiettivo; una volta le cose si dovevano guadagnare invece oggi si pretendono e i nostri genitori ci concedono quasi sempre tutto. Spesso ho un senso di gratitudine nei confronti dei miei genitori ma non lo dimostro. I miei genitori fanno troppo e forse non lo meriterei. Molto spesso non ascolto i miei genitori e molto spesso ci litigo; non comprendo e non sono d’accordo con ciò che dicono però mi rendo conto che a volte hanno ragione e mi rendo conto che non c’è nulla di più bello dell’amore dei nostri genitori. Stiamo vivendo un momento non molto bello, ci svegliamo la mattina accendiamo la televisione e si parla solo del Covid-19. Nessuno se lo sarebbe mai aspettato tutto questo. All’inizio il problema è stato sottovalutato da tutti ma più il tempo passava più la situazione si stava aggravando. Soprattutto il problema è stato sottovalutato da noi giovani che non facevamo altro che uscire e fregarcene ripetendoci in testa che noi siamo immuni a tutto ciò o che non avessimo paura di morire. Però non abbiamo pensato che mettessimo in pericolo le persone più vicine a noi. Quindi poi è subentrata la paura che cerchiamo tanto a nascondere ma c’è, sono subentrate le nostre responsabilità e abbiamo iniziato a rispettare quelle poche regole che non volevamo proprio rispettare. A parer mio, questa situazione è servita un po’ per tutti, portandoci a riflettere e farci capire l’importanza dei piccoli gesti anche come un abbraccio che sembrava una cosa così banale ma non lo è. ROSA GALLUCCIO (3^ C)