Eccomi qui a scrivere dentro le quattro mura della mia cameretta di un qualcosa che per me, dopo quasi tre mesi, sembra irrealistico, surreale.
Sono giorni, mesi che questo virus o meglio, questo mostro continua a far scomparire persone troppo in fretta, che ruba coraggio ai nostri salvatori ormai stremati. Ma loro, i nostri eroi, i medici e tutto il personale ospedaliero sono più forti del virus e continuano a lottare cercando di salvare ognuna delle persone di cui il mostro si è impossessato, rendendole fragili, talmente fragili da non poter essere assistite dai loro amati familiari e circondati dagli amici.
Credo che per i nostri eroi sia una guerra stremante, ma essi in tutti i modi possibili aiutano, senza nessuna paura, ma con coraggio. Ho letto di guarigioni dopo una lunga degenza: immagino gli occhi dei nostri eroi che godono di quel piccolo momento di felicità che li aiuta ad andare avanti, più forti che mai.
Non avrei mai immaginato che a 17 anni mi sarei trovata a vivere in prima persona un evento storico che diventerà uno spartiacque della storia umana. Stiamo combattendo una guerra che vinceremo a qualsiasi costo. Torneremo a riabbracciare i nostri familiari, le nostre adorate nonne, i nostri amici, quelli che per noi sono come fratelli, torneremo più forti di prima.
Immagino me che davanti al camino racconterò di questo brutto periodo ai miei nipotini, come mio nonno tanto tempo fa fece con me raccontandomi la sua guerra. Mi sentirò come lui, rievocando questo episodio. Quando loro mi chiederanno “Chi vinse, nonna?”, io non risponderò, però, con il nome di una sola persona o di una sola nazione, risponderò “Vinse il mondo intero e non grazie ad una persona o ad una magia; ma grazie ai nostri medici, coloro che ancor oggi, dopo tanto tempo, meritano di essere ricordati“.
Torneremo più forti di prima, torneremo a riabbracciarci! #ANDRÀTUTTOBENE!
FABIANA TARTARONE (4^ B tur)