//#iostudioacasa: esperienze e riflessioni degli studenti del “Gallo” (12)

#iostudioacasa: esperienze e riflessioni degli studenti del “Gallo” (12)

di | 2020-04-17T18:32:57+02:00 17-4-2020 18:32|Alboscuole|0 Commenti
La Cina annuncia un nuovo virus. Lo chiamano Covid-19. Le cause sono ancora incerte, si accusano cinesi per aver mangiato un serpente o anche topi e pipistrelli, in alcuni giornali si legge che tutto ciò sia stato causato  da un  esperimento. L’arrivo del virus è così fatale, ma l’Italia è impegnata ad umiliare i cinesi, non sapendo che dopo alcuni mesi possa espandersi in tutto il mondo. Ebbene sì, anche in Italia si iniziano a contare i primi casi. Giorno dopo  giorno  altri e altri ancora. La Lombardia viene blindata. In TV si parla solo di ciò. Il premier  Conte annuncia che si prenderanno delle misure precauzionali, ma sarà troppo tardi. I contagi  si sono diffusi in tutta Italia. Le scuole vengono chiuse, ma nei centri c’è ancora troppa gente in giro – annunciano i TG. Vengono bloccati  alcuni programmi televisivi,  ci sono casi di contagi anche nel mondo dello spettacolo. Per strada i volti sono ricoperti  da orribili  mascherine, che lasciano fuori solo gli occhi; tra una persona e l’altra c’è  bisogno di alcuni metri di distanza. Ma i contagi aumentano  sempre di più. Per strada non si vede più gente.  I TG annunciano ancora nuovi casi,  abbiamo superato la Cina. Gli ospedali sono colmi di degenti, non ci sono più  posti per i defunti. Dai balconi le persone si sono unite in coro per cantare l’inno d’ Italia  o anche canzoni dedicate al proprio territorio. Dei grossi striscioni  coprono i balconi, con le  scritte “ANDRÀ TUTTO BENE “o anche “IO RESTO A CASA”, altri ancora con  “MEDICI ED INFERMIERI  SIETE LA NOSTRA FORZA”. Ľ Italia si dipinge  del fantastico  tricolore. Annunciano che non si tratta di un semplice virus ma di epidemia o anche di una pandemia. Mascherine  e alcool  disinfettanti sono introvabili, aumentano le file ai supermercati, ma Conte continua a dare brutte notizie, vengono prolungati  i giorni di quarantena, ognuno  spera di poter riabbracciare  un amico, un parente. I ragazzi sono in ansia, vogliono ritornare trai banchi, vogliono stringersi  così forte da mancare il respiro. Ma questi giorni sono ancora troppo lontan, continuano ad annunciare. Mentre a me, da bambina,  venivano raccontate le favolette, io avrò da raccontare tutto ciò ai miei figli. Racconterò di quanto  mi  è mancato incontrare le persone per strada, di riabbracciare un amico o un parente, di come è stata duro non poter vedere i miei parenti per settimane  intere, di come è stato duro non vedere il sorriso dei miei amici di classe o anche scherzare  con la mia amica di banco. Racconterò dell’importanza  della vita e del valore dei medici.Trascorrendo la quarantena  ha capito che il bello della vita è questo: l’amicizia, la famiglia, il sorriso di un vicino e l’amore per il prossimo.  Se oggi fossimo  vissuti  nel 1300  avremmo descritto  questa storia attraverso un’opera proprio come Boccaccio. LINDA DI FOGGIA      (3^ B)