Io faccio solo la mia parte, così recita il finale della favola del colibrì, un finale molto significativo secondo me.
Questo periodo non è dei migliori, non possiamo passare il tempo con i nostri amici e persino la scuola, che fino a poco tempo fa dicevamo di non sopportare per tanti motivi come l’alzataccia mattutina, i compiti o per molto altro ancora, adesso ci manca.
Ci manca la routine, per quanto difficile possa essere ammetterlo e soprattutto ci manca la nostra libertà, rubataci da questo mostro invisibile. Noi siamo forti solo se non ci lasciamo sopraffare dalla paura, per quanto difficile possa essere, e se siamo uniti. Questa frase “Se ci diamo la mano tutto peserà la metà”, in questo momento così difficile mi è di grande conforto! è vero, aiutandoci a vicenda possiamo fare in modo che tutto questo diventi, il più presto possibile, un brutto ricordo. C’è chi sta lavorando per noi in prima fila, mettendoci corpo e anima, dottori e dottoresse, infermieri ed infermiere, virologi stanno mettendo tutti se stessi in questa grande sfida rappresentata dall’emergenza in cui tutti siamo stati catapultati. C’è chi ogni giorno ci avvisa in tempo reale della situazione e ripete innumerevoli volte le norme da rispettare, sperando di inculcarle nella mente di ognuno. Noi ragazzi dobbiamo essere coscienti della situazione, l’atteggiamento del “Non mi riguarda” è sbagliato. Questa emergenza riguarda ognuno di noi! Ogni giorno in televisione veniamo travolti dai numeri… il numero dei contagiati, il numero dei paesi in cui il virus si è diffuso, il numero dei deceduti.
A me non importano i numeri, questa situazione fa male e tanto basta! vorrei conoscere i nomi delle vittime e abbracciare le famiglie che le piangono. Rubo questa frase che dice Albus Silente in “Harry Potter e il prigioniero di Azkaban” e la faccio mia: “La felicità si può trovare anche negli attimi più tenebrosi, se solo uno si ricorda di accendere la luce”. Bisogna accendere la luce, guardare il bicchiere mezzo pieno soprattutto in questi momenti, sforzarsi di essere propositivi, chiedersi quale può essere, in questo contesto così difficile, la nostra parte il nostro contributo per dare una mano.
Spero che da questa quarantena ognuno possa trarre il meglio da sé stesso, imparare nuove passioni e coltivare quelle abbandonate per mancanza di tempo e soprattutto riuscire a vedere il bello nelle piccole cose, abbandonare ogni atteggiamento di superficialità: come dice un grandissimo scrittore per ragazzi, Antoine De Saint-Exupéry, “l’essenziale è invisibile agli occhi”. Siamo sempre attaccati alle cose materiali e stiamo perdendo la bellezza della spontaneità, del trarre insegnamenti anche delle piccole cose che ci circondano. Siamo in un’epoca dove la tecnologia è parte integrante della società, limitiamo le nostre relazioni ad un sms e anche quando si esce il sabato con gli amici finisce sempre che tutti tengono in mano il proprio cellulare e non si riesce mai a fare una conversazione interessante. Abbiamo perso la capacità di instaurare relazioni significative, nascondendoci dietro uno schermo. Spero che dopo tutto questo un abbraccio valga di più di un messaggio su whatsapp! Bisogna che ognuno faccia del proprio meglio durante questa lunga battaglia. La vita è un viaggio pieno di inconvenienti e di intoppi, ma questo non deve fermarci.
Io resto a casa… è così che faccio la mia parte! Non è facile, sono costretta a fronteggiare la noia di queste giornate che tuttavia sono ben riempite dai compiti (per cui non posso lamentarmi per il troppo tempo libero), la fatica del non poter uscire, la monotonia del stare sempre a casa che un po’ stanca, e lo dico io che non ho mai voglia di uscire. Spero che ci possa essere per tutti durante queste giornate di forzato isolamento l’occassione per imparare ad essere più rispettosi delle regole in ragione del bene comune, anche questo secondo me significa fare la propria parte!
Sono solo una piccola goccia d’acqua, ma se ti aggiungi anche tu , potremo formare l’oceano.
L’unione fa la forza!
MARISTELLA AMODEI CLASSE 3 M