“Ciò che dobbiamo imparare, lo si impara facendo”
Aristotele
Con il progetto “Intrecci-amo”, che ha visto coinvolti gli alunni delle classi quinte della scuola primaria di Fagnano Castello, si è voluto riscoprire l’arte della tessitura dal Neolitico fino ai nostri giorni. Gli alunni hanno osservato e toccato con le loro mani i vari tipi di filato (la lana, la seta, la canapa, il lino, il cotone); hanno utilizzato alcuni strumenti quali il fuso, l’arcolaio, i pettini e le navette; hanno costruito dei piccoli telai di cartone sui quali hanno sperimentato l’arte della tessitura. I ragazzi, hanno partecipato attivamente sperimentando come l’intreccio dei fili di diversi colori e il meccanismo ripetitivo, con cui si ottiene la trama, risulta interessante e accattivante. Hanno riscoperto la lentezza e la fatica del lavoro manuale con i suoi risvolti in termini di rilassamento e anche di ottenimento di una migliore prestazione di sé, con l’acquisizione di autostima e l’affiatamento del gruppo attraverso momenti di mutuo aiuto. È stata per tutti un’esperienza piacevole, interessante anche per i maschietti, che ha incuriosito ed entusiasmato sia nella scelta dei colori e sia nei risultati ottenuti. Ma la cosa che più ripaga un’insegnante è vedere gli occhi dei propri alunni brillare della luce della curiosità e della soddisfazione nella riuscita del proprio lavoro.Riscoprire il piacere di creare con le proprie mani, nell’era del digitale, non è una cosa da poco.
Articolo curato dalla docente Angelina Lucia, IC Fagnano Castello-Mongrassano (CS)