//INTERVISTA AI SOMMI POETI

INTERVISTA AI SOMMI POETI

di | 2019-02-23T09:53:50+01:00 21-2-2019 11:12|Alboscuole|0 Commenti
  Jacopo Di Viccaro II E – Che squillino le trombe signori lettori, oggi, soltanto per il vostro giubilo, l’intervista alle grandi personalità dell’oltretomba raddoppia. Non abbiamo uno, ma ben due ospiti molto speciali; ciancio  alle bande (sic) e iniziamo… Intervistatore: Salve a tutti cari lettori affezionati, oggi in studio ci sarà da divertirsi perché oggi siamo in compagnia del celeberrimo, illustre, amato, integerrimo, pungente e rivoluzionario Durante Alighieri, detto Dante e del suo amico Federico Petrelli. Dante: Salve cari giovinotti, sono lusingato per tutti i complimenti a me rivolti, spero di essere all’altezza di questi. Petrarca: Non per arrecare a vossignoria illustrissima qualche sorta di disparato dispiacere, ma il nome con il quale il volgo sole chiamarmi è Francesco Petrarca. Intervistatore: Ma certo, le pare che non conosca il suo nome caro il mio Ferruccio Polimonarca? Piuttosto, visto che voi siete due dei più grandi poeti della storia dell’umanità direi di evitare inutili presentazioni e passare alle domande. Mi dica egregissimo Signor Alighieri, perché ha scritto la” Divina Commedia”? E perché dovrebbe essere studiata ancora oggi a distanza di settecento anni? Dante: Mi chiami pure Dante, non sia così formale!… Dunque, dicevamo, io scrissi la mia opera per mostrare cosa sarebbe accaduto ai peccatori e ai virtuosi una volta giunti nell’Aldilà, ma soprattutto delineai il mondo ideale dove i giusti avrebbero avuto giustizia e i malvagi avrebbero pagato per i loro crimini. La seconda domanda è assai complessa, diciamo che fra le varie motivazioni ci sono il fatto che, a differenza di qualche Ciccio al mio fianco, io ho adoperato il volgare e ho infilato in una sola opera tutto lo scibile possibile immaginabile, nulla di sensazionale. Intervistatore: Miseria, quanta umiltà in un solo uomo, lei è un esempio da seguire, un uomo senza pari, prenda esempio Filiberto Malarca! E’ vero che lei è andato in esilio pur di non tradire i propri ideali? Petrarca: Mi perdoni, ma quando giungerà il mio turno signor aedo intervistatore? Intervistatore: Ma quanto è impaziente lei, aspetti un attimo… Dante: Effettivamente è così, io sono felice di costituire tale ricordo e di rappresentare tale modello, non come un borioso di mia conoscenza. Intervistatore: Mamma mia quant’è vero, mamma mia, dovrebbero insegnarlo nelle scuole, mamma mia, lei è un uomo formidabile, incorruttibile, infatti si è vista la differenza con il suo collega. Petrarca: MO’ BASTA, ne ho le tasche piene, sono secoli che vengo additato come quello snob, assetato di fama, quello patetico, l’eterno secondo a confronto dell’Alighieri; lui si  è fatto giudice dell’umanità e io sarei il presuntuoso? E’ vero, ho le mie “colpe”, ma perché nessuno ricorda mai che fo’ io il capostipite dell’umanesimo e che io ebbi molto più rispetto del mondo antico rispetto al mr. 2 euro qua vicino? Dante: Perdonami Francesco, non pensavo che ti sentissi così, mi scuserò in tal modo: parlerò con le alte sfere e farò coniare la moneta da settantacinque centesimi con la tua effige. Petrarca: Settantacinque centesimi sono comunque meno di due euro. Dante: Dai Francesco, vienimi incontro e non fare l’imbronciato; dammi un abbraccio. Intervistatore: Che bellissima dimostrazione di amicizia cari lettori, che uomini ci sono oggi in studio! Dante e Petrarca: Grazie. Intervistatore: Passiamo alle curiosità prima di salutarci definitivamente. Che tipo di musica consigliereste al nostro pubblico? Petrarca: Qualsiasi brano di musica classica va più che bene ed è stato scientificamente provato che la musica classica rilassa e favorisce lo studio. Dante: Io consiglio ai lettori “Staiway to heaven” dei Led Leppelin, “Hightway to Hell” degli AC/DC, “Riders on the storm” dei Doors e l’album “Deeper than Hell” degli Italianissimi POA. Intervistatore: Molto bene, molto bene. Dante ci dica un’ultima cosa, ma l’Aldilà è come lo aveva descritto lei? *Dante sviene. Intervistatore: Bene signori e signore, l’intervista finisce qui, vi lasciamo con un indizio sul prossimo ospite, si tratta di un famoso imprenditore italiano che porta il nome di un mare e che è stato un modello di ispirazione per Steve Jobs. Buon proseguimento di lettura e arrivederci!