di Noemi Giangrande– Quanto sono buoni gli yogurt, le caramelle gommose, il succo d’arancia rossa…
E se vi dicessi che sono fatti anche da insetti, li mangereste ugualmente?
Gli alimenti che ho appena elencato contengono il colorante cocciniglia e, per chi non lo sapesse, le cocciniglie sono insetti piccolissimi dai quali viene ricavato un colorante indicato nelle etichette come E120. Lo troviamo in alimenti di colore rosso che probabilmente mangiamo o vediamo tranquillamente al supermercato da anni; quindi, perché diventiamo schizzinosi e inorridiamo quando ci parlano di farina di grillo?
La nostra reazione è legata soprattutto al fatto che siamo legati alle tradizioni alimentari consolidate nel nostro Paese da anni. Se fossimo nati altrove, avremmo sicuramente altre preferenze. Siamo semplicemente stati cresciuti diversamente ed è giusto che ogni Paese abbia i propri piatti, ma, allo stesso tempo, non dovremmo rifiutare a priori ciò che semplicemente non siamo abituati a consumare.
Noi pensiamo che mangiare insetti non faccia parte delle nostre abitudini, ma in realtà l’industria alimentare ce li propone già da tempo senza pubblicizzarlo. Certo, se sento “grillo”, penso all’insetto in sé e non alla farina che si può ricavare con la sua essicazione e polverizzazione e l’idea di consumare l’insetto in carne e ossa, anzi in zampe e ali, naturalmente mi disturba.
Analizzando con maggiore attenzione le etichette alimentari, viene fuori chiaramente che viviamo tutti i giorni mettendo in pratica il detto “occhio non vede, cuore non duole”.
Attualmente, come riportato in un sito ufficiale dell’Unione Europea, tra gli insetti autorizzati per il consumo troviamo alcuni tipi di grilli, tarme, tenebrioni, bachi da seta, locuste, larve e vermi.
Occorre precisare che mangiare insetti ancora vivi o non lavorati comporta dei rischi: batteri, parassiti e sostanze chimiche tossiche. Le malattie che essi possono provocare vengono evitate dall’applicazione di corrette procedure ed è per questo che possiamo mangiare in sicurezza prodotti approvati dall’UE che contengono insetti. Inoltre, il loro consumo, come affermano alcune ricerche, è vantaggioso dal punto di vista nutrizionale visto che gli insetti sono fonte di proteine. Molti ricercatori pensano infatti che diventeranno il cibo del futuro e, se ciò accadrà, ci toccherà necessariamente farcene una ragione.