di Vittoria Colonnese, Classe V A “G. ALBINI”
Oggi, 25 febbraio 2023, noi della quinta A Albini e le due quinte della Stigliani siamo andati nell’Aula Magna della primaria per un progetto realizzato da Libera, un’associazione contro la mafia. Marianna ci ha raccontato la storia della “Scuola banchi vuoti”. C’era una maestra chiamata Martina, che doveva entrare nella sua classe, in una quarta, ma vide una classe vuota, la terza M. Allora chiese perché e le raccontarono le storie degli alunni di quella classe. Il primo si chiamava Domenico Gabriele, anche detto Dodò. A Dodò piaceva un sacco il calcio, infatti ogni giorno dopo aver fatto tutti i compiti andava a calcetto. Un giorno, mentre stava giocando, notò un bel po’ di bambini che si picchiavano. Stava per fare un goal quando un bambino spinse un altro, Dodò andò a vedere, ma un proiettile, che era diretto a una persona dall’altra parte del campo, lo colpì e Dodò morì. La seconda storia raccontava di Simonetta Lamberti. A Simonetta piaceva studiare le piante e le piaceva anche giocare con suo padre, che era un famosissimo giudice, al gioco “del processo”. Questo gioco consisteva nel raccontarsi a vicenda le cose belle fatte durante il giorno. Simonetta e il padre stavano andando al mare, a Simonetta piaceva andare al mare con il papà. Quel giorno il papà stava parlando del fatto che volevano fare una legge che non permetteva di inquinare; mentre stavano andando a casa, un’auto li fermò, dei mafiosi non volevano che ciò accadesse e li spararono. Il proiettile colpì Simonetta. Poi, Marianna ci ha raccontato di Annalisa Durante, una ragazza di 14 anni a cui piaceva la Costituzione Italiana, ma un giorno stava andando a fare una passeggiata con delle sue amiche e sua cugina. A un certo punto quattro mafiosi spararono in quell’area e una pallottola colpì la ragazza, che purtroppo morì tre giorni dopo. Queste storie sono tristissime, abbiamo fatto anche un lavoretto con dei fiori per ricordare questi poveri ragazzi. La mafia non è bella, tutti noi dobbiamo combattere contro essa. di Francesco Chiera; classe V A “G. Albini”