–di Angelo Alfieri e Lorenzo Bucci II D–
Il 18 novembre noi alunni della II D, insieme a quelli della II C, abbiamo visitato il Museo ferroviario di Pietrarsa, un bellissimo modo per ripercorrere la storia del trasporto su ferrovia, a partire dai primi treni che risalgono al 1800. Un viaggio nel tempo che è stato reso possibile soprattutto grazie alla nostra bravissima guida: Salvatore. Ci ha spiegato che il nome Pietrarsa è legato all’eruzione del Vesuvio: questa zona, infatti, fu chiamata così dopo l’eruzione del vulcano avvenuta nel 1631 quando la lava arrivò fino alla costa e arse la bella pietra bianca di questo posto.
Il Museo si trova nel luogo dove sorgeva il reale opificio borbonico di Pietrarsa, cioè un’industria siderurgica voluta da Ferdinando II di Borbone nel 1840, che dal 1845 divenne una fabbrica di locomotive a vapore. Le officine furono costruite proprio in quel posto perché a fianco del primo tratto ferroviario italiano, la linea Napoli‐Portici, inaugurata il 3 ottobre 1839.
Nel 1853 a Pietrarsa lavoravano circa 700 operai ed era un’industria di grande importanza in Italia; a partire dal 1861, con l’Unità d’Italia, entrò però in difficoltà e con l’avvento dei nuovi sistemi di trazione elettrica e poi del diesel andò sempre più in crisi, tanto che dovettero licenziare moltissimi operai. Iniziarono così delle rivolte di lavoratori, una in particolare molto violenta che coinvolse dei bersaglieri che uccisero vari operai. Il 15 novembre 1975 fu però decisa la chiusura definitiva della fabbrica e si stabilì di fare un museo ferroviario nei vecchi capannoni dove prima si costruivano le locomotive. L’inaugurazione avvenne il 7 ottobre 1989 in occasione del 150º anniversario delle ferrovie italiane.
Il nostro viaggio è iniziato con la visione di un filmato interattivo che parlava della famosa locomotiva Bayard che percorse in dieci minuti il primo tratto italiano di ferrovia con a bordo Ferdinando II e la sua famiglia. Poi abbiamo continuato il percorso attraverso gli altri padiglioni del Museo dove c’erano locomotive a vapore, elettriche, locomotori diesel e carrozze passeggeri. Abbiamo avuto modo di salire su alcune vetture e di ammirarne l’interno .Ci ha colpito molto la bellissima carrozza costruita dalla Fiat nel 1929 per le nozze di Umberto II di Savoia con Maria Josè del Belgio. Un altro particolare che ha attirato la nostra attenzione è stata la presenza di piccoli altari dove i lavoratori potevano pregare e in uno di essi vi erano le statuine di S. Gennaro e S. Ciro. E’ stato divertente, infine, risolvere a bordo di una carrozza di un vecchio treno un cruciverba che la nostra guida ci ha proposto con domande su tutto ciò che ci aveva spiegato ed illustrato prima.
Oltre alle bellissime vetture che sono esposte nel museo, bisogna dire che il posto stesso in cui questo sorge è molto bello: proprio a dieci metri dalla struttura, c’è il mare e nell’area antistante il museo vi è tanto verde. Visto che c’era un bel sole, finita la visita, ci siamo rilassati e divertiti all’esterno del Museo; dalle varie terrazze quasi si poteva toccare il mare e si vedeva un panorama stupendo!
La visita ci ha interessato tantissimo…siamo grandi appassionati di tutto ciò che riguarda motori e mezzi trasporto e quindi è stato molto interessante vedere gli antenati della Freccia Rossa e capire da cosa è cominciato tutto. Un grazie alla scuola per aver organizzato la visita a Pietrarsa…. e per Lorenzo è stato un bel regalo proprio nel giorno del suo compleanno!!!