- Apriranno i lavori la Dirigente scolastica Chiara Grassi; Stefania Proietti, Sindaco di Assisi e Presidente della Provincia di Perugia; Veronica Cavallucci, Assessore all’Istruzione; Emilio Paolo Abbritti, Direttore Distretto sanitario del Trasimeno; Roberto Tomassini, Presidente Lions sezione di Assisi. Con il coordinamento del giornalista Andrea Chioini, parteciperanno le curatrici e la psicologa Marina Biasi, specialista in metodologie autobiografiche.
a cura del prof. Dino Renato Nardelli-
Sabato 22 gennaio alle ore 17, presso la Sala della Conciliazione del Palazzo dei Priori ad Assisi, verrà presentato il libro: Immagini mute dietro lo schermo. Voci di bambini e adolescenti al tempo del Covid. Si tratta di una iniziativa editoriale dell’Istituto Comprensivo Assisi II, coordinata dalla Dirigente Chiara Grassi e dalle professoresse Roberta Gorietti e Anna Masciotti che con la psicologa scolastica Francesca Cortesi hanno curato il volume. Qui sono raccolti scritti e disegni di oltre quattrocento bambini e adolescenti delle scuole di Santa Maria Degli Angeli, Assisi e Tordandrea prodotti da marzo a giugno 2020 durante i mesi tremendi del lockdown
Lo schermo di un computer per mesi contatto forzosamente privilegiato di bambini e adolescenti con il loro ambiente naturale di crescita: le aule scolastiche, i compagni, i professori, i bidelli. Tante immagini, tante parole di adulti, tantissime informazioni spesso subite, più raramente scoperte. Era la DAD, la Didattica a Distanza. Eppure il mondo dietro lo scherno continuava a pulsare: le relazioni familiari, ciò che restava di quelle fra pari; poi quel turbinìo di emozioni, consapevolezze, paure che di fronte ad una situazione nuova solo un bambino o un adolescente possono provare.
Dietro queste consapevolezze la Scuola apre uno spazio libero in cui le parole riacquistino il loro senso profondo di introspezione, di comunicazione, di relazione, di empatia. Un Diario in tempo di pandemia, sul quale ognuno potesse riversare ciò che voleva attraverso scritti, disegni, poesie; un luogo profondamente privato e al contempo straordinariamente pubblico, un cortile in cui ci si specchia, ci si rivela, ci si incontra, si condivide. Le pagine del libro, che raccoglie la quasi totalità di quei segni, non vogliono essere un buco della serratura da cui spiare, non visti, le reazioni di soggetti in crescita in un momento epocale di difficoltà collettiva; aspirano a rappresentare il prolungamento di quel cortile nel quale adulti e bambini insieme vivono, avviandosi a conservare una memoria comune.