Troia o Ilio è posto all’entrata dell’Ellesponto, sullo Stretto dei Dardanelli, nell’odierna Turchia, attualmente è chiamata Truva ed è popolata da un centinaio di abitanti.
Dell’antica Troia ne parla abbondantemente l’Iliade di Omero, ma anche altri poemi ellenici raccontano della guerra di Troia e sono i Canti Cipri, la Piccola Iliade, la Distruzione di Troia e i Ritorni.
Secondo gli storici fu abitato fin dal principio del III millennio a.C. e occupava una posizione strategica per l’accesso al Mar Nero. Nei suoi dintorni vi è la catena del monte Ida e di fronte alle sue coste vi è l’isola di Tenedo. Le condizioni particolari dei Dardanelli, dove c’è un flusso costante di correnti che passano dal Mar di Marmara al Mar Egeo e dove è solito soffiare un forte vento da nord-est durante tutta la stagione che va da maggio a ottobre, fa pensare che le navi, che cercavano di attraversare lo stretto, spesso abbiano dovuto attendere condizioni più favorevoli attraccate per lunghi periodi nel porto di Troia
Dopo secoli di abbandono, le rovine di Troia sono state riscoperte durante gli scavi svolti nel 1871 dallo studioso tedesco di archeologia Heinrich Schliemann, a seguito di alcune indagini iniziali condotte a partire dal 1863 da Frank Calvert. Il sito archeologicodi Troia è stato proclamato patrimonio mondiale dell’umanità dall’UNESCO nel 1998.
Ilio è l’altro nome di Troia, derivatole, secondo gli antichi, dal fondatore Ilo. Sul sito della distrutta Troia fu edificata, in epoca storica, una città di Ilio, chiamata così in età tardo-ellenistica e romana.
Mitico figlio di Troo e di Calliroe, marito di Euridice e padre di Laomedonte e di Temiste. Originario della Troade, andò in Frigia dove come premio della vittoria in un gara ebbe 50 giovani e 50 giovanette.
A. Zaccaro e A. Padulo 2^I