- Il combattimento consiste nell’ affrontare l’avversario munito di protezioni, che proteggono testa, corpo, braccia, gambe, mani e piedi. L’incontro si svolge al meglio di tre tempi, in cui ogni calcio al corpo vale due punti e ogni calcio al viso vale tre punti.
- Le forme consistono in una precisa serie di parate ed attacchi lanciati a vuoto, con l’ obbiettivo di formare una sorta di “danza” armoniosa e coordinata.
- Il Freestyle, consiste in una serie di acrobazie collegate a calci, che servono a stupire il pubblico rimanendo sul tema delle arti marziali e il combattimento.
di Jacopo Molin, Sebastian Tinti, Nicola Molin, Classe 2^ C. – Il taekwondo è un’arte marziale ed è anche uno sport olimpico dal 2000. Si basa sul combattimento a contatto pieno dove si usano varie tecniche di calci. Fu inventato dal generale coreano Choi Hong Hi nel 1940 con lo scopo di alleviare la sua noia in prigione dove continuò ad allenarsi praticando arti marziali per mantenere attivo il suo fisico. Nella lingua coreana il termine taekwondo è composto da 3 sillabe: tae (colpire con i piedi), kwon (colpire con il pugno), do (arte, disciplina, metodo). Le origini del taekwondo risalgono a circa 2000 anni fa quando la Corea era divisa in tre regni e questa arte marziale si sviluppò nel più piccolo di questi regni dove i militari ebbero successi notevoli. La filosofia del taekwondo è l’etica, la morale e le norme spirituali per poter vivere senza litigare, perciò sviluppa ottimi riflessi, velocità, coordinazione, concentrazione e soprattutto autodisciplina. Il taekwondo nello sport si divide in tre settori: Combattimento, Forme e Freestyle.