Di Francesco Maria Gentile 2^D
La corrente del Golfo, la quale è capace di modellare il sistema climatico in Europa, in America e in Africa, sta rallentando.
Questo rallentamento è stato a lungo previsto dai modelli climatici come risposta al riscaldamento globale, il quale è causato dai gas serra.
Secondo diversi studi, è proprio il riscaldamento globale il motivo del rallentamento. L’aumento delle precipitazioni e lo scioglimento della calotta polare della Groenlandia aggiungono acqua fredda all’oceano e ciò comporta una riduzione della salinità dell’acqua e quindi della densità della stessa, facendo venir meno una “forza”che regola il complesso sistema climatico in cui vivono gli esseri umani.
Il rallentamento dell’Amoc (Current atlantic meridionaloverturning circulation weakest in last millennium) potrebbe provocare cambiamenti negativi sia in Europa che nel Nord America.
Negli Stati Uniti d’America la corrente porta a una deviazione della massa d’acqua lontano dalla costa orientale. Se il flusso della corrente diminuisce, potrebbe accumularsi più acqua e ciò porterebbe a un aumento del livello del mare.
Nel continente europeo un ulteriore rallentamento della corrente del Golfo potrebbe comportare eventi meteorologici più intensi, come ondate di caldo e diminuzione delle piogge estive.
Il climatologo e oceanografo Stefan Ramstorf del Potsdam Institute for Climate Impact Research dice che limitare l’aumento medio della temperatura terrestre a 1,5° potrebbe mettere in salvo gli umani.
E’ necessario far diminuire il riscaldamento globale se non vogliamo che il genere umano si estingua. Per fare ciò c’è bisogno dell’impegno di tutti.