//Il Proibizionismo e la guerra contro gli alcolici Sofia Bacchiddu 2DA (Linguistico-tedesco)

Il Proibizionismo e la guerra contro gli alcolici Sofia Bacchiddu 2DA (Linguistico-tedesco)

di | 2024-01-05T16:12:00+01:00 5-1-2024 16:12|Alboscuole|0 Commenti
Il Proibizionismo è stato introdotto in America dal senatore Andrew Volstead nel 1920. Col termine proibizionismo si intende infatti la legislazione che tra il 1920 e il 1933 rese illegali negli Stati Uniti la fabbricazione, l’importazione e la vendita all’ingrosso e al dettaglio di bevande alcoliche. Nonostante la sua severità, tale legislazione fu scarsamente rispettata, così l’uso degli alcolici, reso possibile in primo luogo dalle attività della criminalità organizzata, rimase ampiamente diffuso. All’epoca, le “Società per la sobrietà”, che erano dei gruppi religiosi e politici, sorsero con lo scopo di impedire la fabbricazione, la vendita e il trasporto di alcolici, visti come piaga sociale non rispettosa della morale, e anche per diminuire la violenza domestica sulle donne causata spesso dai mariti ubriachi. Tra le giustificazioni addotte da coloro che avevano sostenuto la causa, vi erano anche quelle secondo cui il proibizionismo avrebbe contribuito a far sì che il paese avesse lavoratori e soldati più efficienti. A capo di tale pensiero vi era infatti Henry Ford, industriale, favorevole al fatto che gli operai, anche fuori dalla fabbrica, mantenessero comportamenti corretti, fossero sobri e adottassero buoni costumi. La loro buona salute fisica e mentale avrebbe così garantito un sicuro vantaggio per il processo industriale. Nel 1933, quando divenne presidente Franklin Roosevelt, il proibizionismo venne abolito, più che altro per porre un freno alle attività criminali dei contrabbandieri illegali di alcool. I gangster, infatti, che gestivano il mercato clandestino e illegale di bevande alcoliche avevano causato all’economia americana un colpo molto forte che si ripercosse nella quotidianità attraverso la perdita di numerosi posti di lavoro. Nel dicembre 1933 il 18° emendamento fu abolito. La lezione che gli americani impararono dall’insuccesso del proibizionismo fu che occorreva cercare di combattere l’alcolismo puntando sull’educazione individuale e collettiva senza ricorrere a leggi imposte con la forza dallo Stato.