di Giada Di Marco (classe 5^B) – Il presepe o “presepio” è la rappresentazione figurale della Natività di Gesù. Il nome “presepe”, che significa mangiatoia, recinto, deriva dal latino praesaepe. Il primo a parlarne è stato San Luca, che nel suo “Vangelo” racconta che la Madonna, dopo il parto, avvolse il piccolo Gesù in fasce e lo collocò in un “presepe”, cioè in una mangiatoia. Le prime raffigurazioni della Natività comparvero fra il quarto e il sesto secolo. Esse dovevano rappresentare una rievocazione realistica della Natività. Il presepe vero e proprio, secondo la tradizione, è un’invenzione di San Francesco. San Bonaventura ci dice, infatti, che il Santo di Assisi realizzò a Greggio il primo presepio, nel 1223. Va detto che già prima, in tutto il Medioevo, si era discusso sulla “sacra culla” le cui reliquie sono venerate in Roma, nella Basilica di Santa Maria Maggiore. La “culla” sarebbe stata trasportata a Roma, secondo la tradizione, tra il 642 e il 649, all’ epoca di Papa Teodoro I. Nella stessa Basilica si conserva, anche se mutilo, il presepe realizzato, nel 1280, da Arnolfo da Cambio. La consuetudine di costruire presepi, soprattutto nelle chiese, si diffuse nel 1400 nel regno di Napoli. Molto importante è il presepe in legno del quindicesimo secolo, costudito nella chiesa di San Giovanni a Carbonara. Esso conserva la raffigurazione di profeti e sibille. Un altro presepe importante è quello del Duomo di Matera, nel quale si riscontra la iconografia bizantina. Assai famoso è il presepe dell’Aracoeli di Roma, il cui bambino è ricoperto da gemme. Il presepe popolare fu ideato da San Gaetano da Thiene, il quale nel 1500 diede inizio alla costruzione di presepi con l’aggiunta di personaggi secolari, vestiti sia secondo le fogge antiche sia dell’epoca a lui coeva. Il materiale adoperato divenne vario: oltre al legno si cominciò ad usare lo stucco, la terracotta, la cera e in tempi moderni anche il cartone e le materie plastiche. È comunque il Meridione l’ambiente in cui il presepe è stato ed è maggiormente rappresentato. A Napoli, in questo periodo, c’è una grande affluenza di visitatori, che girano per la via S.Gregorio Armeno, per vedere e acquistare le varie componenti presepiali, con cui abbellire i loro presepi.
La tradizione del presepe ,infatti , continua ad affascinare intere generazioni. Nonostante la comparsa dell’albero di Natale, la realizzazione del presepe riunisce intere famiglie. Il Natale non esisterebbe senza il presepe: il Presepe è simbolo di una tradizione di pace, perché portatore di un messaggio universale di amore, unione e fratellanza.